La compagnia aerea EasyJet ha commissionato un report per guardare a come sarà il futuro del viaggio e delle vacanze da qui ai prossimi 50 anni. Dal cibo stampato agli hotel a scomparsa, il futuro secondo gli esperti cambierà in modi che possiamo solo sognare
La tecnologia continua a fare passi avanti non soltanto per quello che riguarda la vita di tutti i giorni ma anche per quello che possiamo fare e sperimentare quando non dobbiamo necessariamente andare al lavoro oppure a scuola. Nel futuro, per esempio, i viaggi spaziali diventeranno sempre più comuni e probabilmente cominceremo a vedere i prezzi dei biglietti scendere come è stato in passato per i primi viaggi in aereo.
Ma oltre ad immaginare di poter soggiornare nello spazio, c’è tutta una serie di avanzamenti tecnologici e di innovazioni che concorreranno a modificare ciò che percepiamo come vacanza. Ed è per questo motivo che il report commissionato da EasyJet risulta particolarmente interessante non tanto e non solo per i mezzi di trasporto che ci troveremo ad utilizzare oppure i luoghi in cui ci troveremo a soggiornare ma anche gli oggetti che toccheremo quando siamo lontani da casa.
Le stampanti 3D sono ora uno strumento che viene utilizzato in moltissimi campi e che può essere applicato in altri campi. Esistono per esempio gigantesche stampanti che sono in grado di costruire case guidando un flusso costante di cemento mentre altre stampanti sono in grado di lavorare con resine e plastiche per dare vita ad oggetti di uso comune, elementi costruttivi, decorazioni. Ma il futuro della stampa 3D sembra andare oltre. Da qui a 50 anni negli hotel e probabilmente anche sui grandi aerei e sugli altri mezzi di trasporto vacanzieri troveremo delle stampanti 3D alimentari, che permetteranno ai passeggeri di avere ciò che vogliono in pochi minuti come avviene per esempio in Star Trek grazie ai cosiddetti replicatori.
Il cibo stampato, una tecnologia di cui già adesso si comincia a parlare, permetterà di utilizzare meno risorse e creare quindi meno spreco alimentare con un utilizzo efficiente dell’energia. Ma oltre al cibo probabilmente avremo anche i vestiti 3D o quantomeno asciugamani e accappatoi i cui materiali verranno poi riciclati e riutilizzati per chi soggiornerà dopo di noi. E a garantire almeno in parte l’energia a questi strumenti potrebbero pensarci nuovi pavimenti intelligenti che ricavano energia dai passi compiuti in ogni momento proprio dagli ospiti degli stessi hotel. Hotel che forse non saranno più dove li troviamo adesso.
La nuova frontiera dei luoghi di vacanza sarà da una parte lo spazio ma dall’altra probabilmente il sottosuolo. Anche per questi luoghi abbiamo dalla fantascienza e dal cinema una prima impressione di come potrebbero essere. Ma perché dovremmo voler costruire alberghi sottoterra? Secondo il repord sarebbe una soluzione per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale e l’utilizzo di risorse: un po’ come un animale nella sua tana, sfruttando un albergo sotterraneo ci sarebbe meno bisogno di climatizzazione e riscaldamento e sarebbe possibile allo stesso tempo sfruttare l’energia geotermica. Sfruttare il sottosuolo permetterebbe anche di evitare di consumare suolo in superficie permettendo così agli ambienti naturali di diffondersi senza dover per forza ingaggiare con essi una inutile lotta.
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