Recuperati i corpi dei tre morti, tutte aspiranti guide alpine, nella valanga di queste ore in Valle d’Aosta: uno è un campione del mondo azzurro.
Sono tre i corpi recuperati sotto una valanga in val di Rhemes: si tratta di una zona impervia della Valle d’Aosta, non distante dal Gran Paradiso. I tre sono aspiranti guide alpine e per loro non c’è stato nulla da fare. Che le speranze per loro fossero ridotte al lumicino era stato evidente fin da subito, quindi in mattinata la notizia che i corpi erano stati individuati e poco fa si è proceduto col recupero degli stessi.
C’è anche Lorenzo Holzknecht tra le vittime della valanga in Valle d’Aosta
Tra le tre vittime della valanga c’è il 39enne Lorenzo Holzknecht, che gli amanti dello sci alpinismo ricorderanno come forte atleta della nazionale italiana. Un’altra valanga e altre vittime dunque in questa primavera sulle montagne italiane. Holzknecht faceva parte di quella squadra che comprendeva tra gli altri anche Manfred Reichegger, Damiano Lenzi e Guido Giacomelli, tutti atleti che una dozzina di anni fa hanno vinto più medaglie, tra mondiali ed europei.
Holzknecht, nello specifico, era nato a Sondalo, in Valtellina e poi cresciuto a Bormio: in carriera aveva vinto un mondiale nella staffetta a Canillo nel 2010 e due medaglie d’oro agli europei, a Tambre 2009 nella staffetta e a Pelvoux 2012, nella gara a squadre. Ieri pomeriggio era stato l’istruttore del corso per aspiranti guide alpine, il 49enne Matteo Giglio, residente in Valle d’Aosta, a lanciare l’allarme subito dopo la valanga che aveva colpito il gruppo. Giglio era rimasto illeso ed era tornato a valle per avvertire i soccorsi di quanto accaduto: sotto la valanga di neve erano rimasti in tre, ha spiegato ai soccorritori.
Oltre a Holzknecht, risultavano dispersi anche il finanziere Elia Meta, 37 anni, e il 44enne Sandro Dublanc, noto nella zona per essere un maestro di sci. Oggi appunto il ritrovamento e il recupero delle salme, che si trovano adesso all’aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe. Il dramma in località Tsanteleina, a quota 3.600 metri. Purtroppo, soprattutto in questo periodo, la montagna nasconde molti pericoli e molte insidie.