Prezzo gasolio, le possibilità di variazioni in vista della stagione invernale. La speranza di spendere meno per il riscaldamento.
Si avvia la stagione autunnale e con essa i preparativi per l’accensione degli impianti di riscaldamento con i consueti calendari locali. Con la speranza che la stagione sia clemente e che il via possa essere posticipato. Come avvenne in parte lo scorso anno, anche quest’anno i consumatori potrebbero dover fare i conti con un aumento dei combustibili, in particolare del gasolio.
Al momento, il prezzo del gasolio da riscaldamento è attestato a circa 1,39 euro al litro. Normalmente si potrebbe pensare che in vista dell’inverno e di un incremento della domanda i prezzi siano destinati a crescere nelle prossime settimane. Ma davvero è così? Vediamo nel dettaglio le tendenze in atto.
Le tendenze dei prezzi di beni di consumo di questo genere risentono molto dell’andamento complessivo sui mercati internazionali e del trend delle contrattazioni a livello globale. In effetti, la tendenza non è per un rialzo dei prezzi. Al contrario si registra una riduzione, che potrebbe anticipare un ulteriore ribasso nel mercato nazionale, facendo così felici gli utilizzatori di caldaie alimentate dal gasolio.
Secondo fonti ministeriali, il prezzo del gasolio è sceso dell’1,67 per cento nell’ultimo periodo di rilevazione e rispetto ai prezzi registrati nel settembre dello scorso anno, il calo è addirittura del 16,30 per cento. Un anno fa il prezzo del gasolio da riscaldamento era attestato a circa 1,66 al litro. Quindi ben più elevato del prezzo attuale.
Quindi le prospettive appaiono abbastanza ottimistiche per le prossime settimane. Occorre però essere prudenti. Le quotazioni del gasolio dipendono dal prezzo del petrolio in ribasso ultimamente. Ci sono le turbolenze derivanti dalle dinamiche geopolitiche mondiali, soprattutto per quanto riguarda i produttori arabi e la Russia. Purtroppo le tensioni internazionali con i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente non sono in via di risoluzione, al contrario.
Se al momento le quotazioni del petrolio sono al ribasso, non è detto che restino tali in caso di un aggravamento della situazione internazionale. Comunque gli attuali cali del petrolio, stanno spingendo in giù i prezzi del gasolio da riscaldamento. Questo combustibile liquido ha un elevato potere calorifico e in Italia, come altrove, viene tinto artificialmente di rosso, per distinguerlo dal gasolio da autotrazione.
Un ulteriore fattore da considerare per valutare i prezzo di questo combustibile sono le mutate abitudini delle famiglie proprio in tema di riscaldamento. La preferenza dei consumatori si sta spostando verso le biomasse (legna, pellet e simili) e verso l’energia elettrica. Il consumo del gasolio da riscaldamento sta calando a favore di altre fonti di energia.
Tra quelle di origine fossile, il metano resta la preferita dai consumatori. Il gasolio rimane molto utilizzato nelle zone rurali del Paese e negli edifici dove l’allaccio alla rete di distribuzione del gas naturale è più difficoltosa.
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