Animale ritenuto uno dei più velenosi dell’intero pianeta, la vedova nera si è ritrovata con una fama che forse non merita. Cosa succede infatti se si viene effettivamente morsi da questo animale?
Il regno animale è composto da creature che sono le più diverse ma che hanno tutte quante qualcosa in comune: la loro esistenza e i loro comportamenti sono il frutto di millenni di adattamento ed evoluzione in base all’ambiente. La presenza o meno di sistemi di attacco o difesa è quindi non un qualche vezzo cattivo quanto semplicemente il frutto della evoluzione di un essere che si è trovato per un dato periodo di tempo in un luogo specifico e si è quindi dovuto adattare a quell’ambiente.
Anche le vedove nere, con il loro veleno diventato celebre soprattutto nei film, insieme alle tarantole sono quindi solo il risultato di un percorso evolutivo. E la raffinatezza del percorso specifico che ci ha portato ad avere la vedova nera è lo stesso che può o meno trasformare il suo veleno in una arma letale.
Come chiarito dagli studi condotti da Charles Darwin, la popolazione animale globale che si trova sul pianeta è niente altro che una serie di percorsi evoluzionistici che hanno alcuni antenati in comune. È facile intravedere per esempio negli aracnidi, di cui fa parte la vedova nera, la famiglia di origine. Ma anche nella grande famiglia degli aracnidi non tutti sono costruiti nello stesso modo. La maggior parte delle specie che appartengono a questa famiglia sono totalmente innocue per l’uomo e sono quelle che comunemente si trovano anche a gironzolare nelle case.
Altri esemplari, come la tarantola accennata prima, si sono evoluti diversamente per affrontare e sopravvivere ad ambienti diversi. La vedova nera produce come sistema di difesa un veleno che è estremamente potente. Si tratta infatti di un veleno classificato come neurotossico che va quindi ad interferire sul sistema nervoso centrale provocando problemi alla respirazione, al battito cardiaco e a tutte le funzioni primarie. Eppure, la vedova nera non è sempre un animale che provoca la morte. E saperlo è un altro modo per imparare ad apprezzare e rispettare la varietà presente in natura.
Non va mai infastidito nessun animale. Ma con creature piccole come sono i ragni può capitare di trovarsi nel loro habitat anche senza saperlo. Nel caso di un incontro con la vedova nera l’animale può decidere o meno di mordere e quindi iniettare il suo veleno e anche decidere quanto veleno iniettare. Questo significa che nonostante la sua fama, la vedova nera non è da considerare tecnicamente davvero un animale spietato e letale.
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