Il dibattito tra chi vorrebbe una transizione ai veicoli elettrici e chi propende verso i biocarburanti è ancora acceso, ma chi ha ragione?
Perché negli ultimi mesi si sente parlare così spesso di auto elettriche e transizione energetica? In primo luogo perché il cambiamento climatico ha reso necessarie alcune misure di emergenza sul breve e lungo termine per scongiurare il collasso. E poi perché l’Unione Europea, nell’ambito del Green Deal, ha imposto uno stop alla produzione di veicoli con motori termici entro il 2035.
Da quelli inquinanti si vorrebbe infatti passare ai veicoli elettrici, ma sono in molti a dichiararsi scettici oppure del tutto contrari a questa decisione. Il dibattito riguarda in particolare i dubbi sulla sostenibilità del processo produttivo e di smaltimento delle batterie al litio che ad oggi alimentano le macchine elettriche. L’estrazione di questo minerale, la produzione delle batterie e il loro smaltimento, infatti, hanno costi altissimi in termini energetici, ad esempio in Brasile, nella cosiddetta valle della miseria.
Il dibattito sui biocarburanti è acceso, ma sono davvero sostenibili?
Per questa e altre ragioni, dunque, alcuni preferirebbero una transizione verso i biocarburanti (ad esempio il nostro ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin), piuttosto che verso l’elettrificazione totale. Ma sulla questione il dibattito è accesissimo: uno studio pubblicato da Environment, per esempio, ha messo in evidenza i grandi limiti dei biocarburanti, definendoli “inquinanti, inefficienti e scarsamente disponibili“.
Se da una parte Fratin ha avanzato l’ipotesi di una transizione che non si basi sull’elettrificazione al 100%, optando piuttosto per l’idrogeno o i biocarburanti, dall’altra c’è chi la vede come l’unica soluzione per giungere a una reale neutralità di emissioni di CO2 nell’atmosfera. I veicoli elettrici, pur considerando il grande dispendio energetico necessario per la loro produzione e il loro smaltimento, risultano i più sostenibili in assoluto in termini di emissioni di gas serra.
Veicoli elettrici: serve ricerca sulle batterie
La prospettiva migliore sembra dunque quella di una transizione verso l’elettrico che si basi su ricerca e sviluppo in ambito produttivo. Sono numerosi gli esempi di studi su batterie alimentate con materiali sostenibili e a basso costo: una è la batteria a ossigeno, un’altra è la batteria che sfrutta nanofili ricoperti di gel elettrolita. Anche l’estrazione del litio potrebbe avvenire in modo sostenibile, come dimostrato da uno studio del KIT tedesco che ha ricavato questo materiale dalla salamoia geotermica.