Uccide un ragno vedova nera per poi iniettarsi il suo veleno in corpo: cosa è accaduto alla donna protagonista dell’agghiacciante episodio
Frantuma un ragno vedova nera – tra le specie più pericolose al mondo – per poi iniettarsi il suo veleno in corpo, diluito in circa 10 ml di acqua distillata. Potrebbe sembrare una scena tratta dal peggior film horror di sempre, ma in realtà è un episodio realmente accaduto negli anni Novanta, e di cui ci reca testimonianza il sito Everyeye.it.
Il veleno della vedova nera, considerato tra i più pericolosi del pianeta, è in grado di provocare effetti istantanei che, in un numero seppur raro di casi, possono addirittura portare alla morte. Cerchiamo di approfondire qual è stata la sorte della donna che, con l’intento di “sballarsi”, ha pensato bene di fare appello al veleno del più celebre dei ragni.
Di specie animali potenzialmente nocive per l’uomo ne è pieno il mondo. Sono parecchie, a tal proposito, le specie di uccelli da cui faremmo bene a tenerci alla larga, così come quelle di serpenti. Tuttavia, seppur raramente, si annoverano anche casi di persone che introducono in corpo del veleno animale col solo scopo di sperimentare un “divertimento” diverso dalle consuetudini.
È quanto accaduto alla donna che, dopo essersi iniettata del veleno di vedova nera in corpo, è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso in un quadro clinico a dir poco allarmante. Con 188 battiti al minuto ed una pressione sanguigna pari a 188/108, il primo intervento dei medici sulla paziente si è rivelato insufficiente, tanto da richiederne il ricovero in terapia intensiva.
A ciò si sono sommati sintomi quali dolore alle gambe, alla schiena, difficoltà respiratorie e mal di testa. Ma che ne è stato, alla fine, della donna che ha adoperato il veleno del ragno più pericoloso al mondo come vero e proprio “sballante”?
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Fortunatamente, come riferisce la fonte, i medici sono riusciti a scongiurare il pericolo e a salvare la vita della donna. Senza ombra di dubbio, dopo aver constatato che la sua sconsiderata azione sarebbe potuta finire in tragedia, la paziente si sarà guardata bene da incappare nuovamente in comportamenti simili in futuro.
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