Imporre limiti alla velocità in autostrada può o meno avere effetti benefici sulla riduzione dell’inquinamento? Una possibile risposta a questa domanda arriva da uno studio dell’agenzia ambientale tedesca
Che sia necessario attuare a livello globale tutte le strategie possibili per ridurre le emissioni di gas serra e sostanze inquinanti è un dato di fatto cui non si può più sfuggire. Per quanto la politica mondiale cerchi ancora di trovare soluzioni che possano salvare i cosiddetti capra e cavoli, se non si inizia a pensare in termini di sostenibilità globale per le azioni quotidiane rischiamo di non avere più tempo per mantenere quel famoso livello di innalzamento della temperatura media dei mari entro la soglia critica dell’1,5°c indicata dalla comunità scientifica mondiale.
Tra le maggiori fonti di inquinamento c’è il traffico, con miliardi e miliardi di veicoli che ogni giorno si muovono e attraversano le strade del pianeta. Secondo uno studio condotto a partire da alcune scelte fatte in Olanda e in Austria, potrebbe esserci un piccolo beneficio anche dalla riduzione della velocità massima consentita sulle arterie ad alto scorrimento. Ecco di che cifre stiamo parlando.
A partire dal 2019 su tutte le autostrade olandesi e in alcune tratte delle autostrade austriache è stato introdotto un nuovo limite di velocità a 120 km orari. Una situazione che potrebbe modificarsi ulteriormente soprattutto in Austria dove le autorità nazionali sono ora pronte anche a scendere a 100 km orari. Potrebbe trattarsi di una mossa intelligente per ridurre l’impatto ambientale che il trasporto su gomma di persone e merci ha. Queste azioni concrete sono anche in parte sostenute da uno studio condotto dall’Agenzia Ambientale Tedesca.
Lo studio, che ha portato alla mobilitazione di attivisti per l’ambiente e di parte della comunità scientifica tedesca, dimostrerebbe che portare il limite di velocità proprio a 120 km orari porterebbe ad una riduzione delle emissioni totali del traffico di quasi il 3%. Un numero che sembra minuscolo ma che invece va visto nell’ottica di una maggior comprensione di ciò che succede in strada per migliorare la qualità dell’aria ovunque.
A spiegare perché sarebbe opportuno ridurre la velocità massima consentita ai mezzi su strade e autostrade è Barbara Laa, ricercatrice dell’università di Vienna intervistata da Euronews. La ricercatrice ha sottolineato come il consumo di carburante derivi dalla resistenza che il mezzo oppone all’aria, una resistenza che a velocità sostenute diventa maggiore. Questo significa che riducendo la velocità del mezzo si riduce anche l’attrito nei confronti dell’aria e quindi la quantità di carburante necessaria a spingere in avanti il mezzo stesso.”Se usiamo meno energia è più facile decarbonizzare” ha proseguito Laa. Un principio che potrebbe quindi essere applicato non solo in autostrada ma ovunque portando benefici ambientali e anche al traffico, dato che abbassare la velocità con cui si muovono i mezzi significa anche avere un traffico più regolare.
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