[galleria id=”1329″]Venere all’alba di questa mattina ha concluso il suo transito davanti al Sole. È stato uno spettacolo unico, che ci ha permesso di osservare un fenomeno astronomico piuttosto raro. La prossima volta il tutto si ripeterà fra 105 anni. Ecco perché coloro che si sono svegliati presto questa mattina hanno avuto un’occasione imperdibile: vedere la natura che si mostra in tutta la sua maestosa imponenza. Una situazione di cui tenere conto sia da parte dei semplici appassionati che da parte degli studiosi.
Questi ultimi in particolare, osservando il passaggio di Venere davanti al Sole, hanno potuto ricavare informazioni molto importanti per saperne di più sul pianeta e sulla sua atmosfera, che può essere considerato una sorta di vero e proprio “laboratorio naturale” per studiare meglio l’effetto serra.
Nel nostro Paese lo spettacolo di Venere e del Sole è stato visto in maniera chiara a partire dalle 5:30. La natura dell’universo si è mostrata in tutto il suo splendore, come fanno vedere nei dettagli le foto, che proponiamo nella nostra fotogallery.
I transiti dei corpi celesti in genere vengono misurati in ore. Rispetto a quello che potrebbe essere ad esempio un transito della Luna Venere si muove più lentamente attraverso il “volto” del Sole, perché il pianeta è molto più lontano dalla Terra.
Chi ha avuto l’opportunità di ammirare lo spettacolo del transito di Venere si è reso conto ancora di più di come la natura sia meravigliosa: una consapevolezza che tutti dovremmo avere, in modo da impegnarci, ciascuno a proprio modo, per far sentire che teniamo al rispetto degli equilibri naturali e alla sostenibilità ambientale.
Venere transita sul Sole: come un piccolo ‘neo’
Sarà uno spettacolo da non perdere quello del transito di Venere sul Sole. L’eclissi venusiana di questa notte durerà per parecchie ore. Sarà un passaggio lento, ma davvero emozionante. E sicuramente uno spettacolo imperdibile, visto che la prossima eclissi di questo genere si verificherà l’11 dicembre 2117 e quindi si tratta praticamente dell’ultima occasione che abbiamo per dare un’occhiata al piccolo “neo” che si sposterà sulla superficie della nostra Stella, dalla mezzanotte di stasera all’alba di domani mattina.
In totale il fenomeno durerà 6 ore e 40 minuti, ma in Italia sarà possibile osservarne solo una parte, la fase finale del passaggio di Venere davanti al Sole. Il fenomeno astronomico avviene per l’allineamento perfetto tra Terra, Sole e Venere, un allineamento che avviene circa ogni cento anni.
Tra Terra, Venere e Sole, a coppie, l’allineamento avviene a distanza di pochi anni. Basti pensare che l’ultima volta che si è verificato l’allineamento tra Venere e il Sole è stata l’8 giugno 2004.
Spiega l’Unione Astrofili Italiani: “Le fasi finali del transito osservabili dall’Italia si verificano quando il Sole è ancora molto basso sull’orizzonte orientale. Sono quindi favorite le località a Est. Sulla costa adriatica infatti l’orizzonte è libero da ostacoli ed è possibile seguire tutte le fasi del sorgere del Sole“.
Naturalmente però bisogna prestare molta attenzione a come si osserverà il Sole. E’ necessario infatti proteggere gli occhi con vetri appositi, perché l’osservazione diretta della nostra Stella può causare danni alla salute dei nostri occhi. Con le dovute protezioni sarà uno spettacolo che non possiamo perdere.
La prossima volta sarà nel 2117
Il tutto avrà inizio all’alba di mercoledì 6 giugno, precisamente a partire dalle 5:17 a Trieste, per poi rendersi visibile lungo tutta la penisola italiana. Si tratta di un fenomeno astronomico molto raro: il transito di Venere sul Sole. La prossima volta che si ripeterà sarà nel 2117. In Italia vedremo soltanto la parte finale di un percorso che in tutto durerà sei ore e 40 minuti. Il fenomeno astronomico in questione sarà osservato dallo spazio attraverso il Solar Dynamics Observatory della Nasa e per mezzo del telescopio Hubble.
Luciano Nicastro, coordinatore italiano di Gloria (Global Robotic-telescopes Intelligent Array), chiarisce: “Fra martedì e mercoledì prossimo, poco dopo mezzanotte, il pianeta Venere inizierà ad attraversare la faccia del Sole con un percorso che completerà in poco più di sei ore e mezza”.
Uno spettacolo della natura nell’universo, ma un modo anche per affinare le conoscenze scientifiche sulla realtà extrasolare. Bisogna infatti considerare l’importanza dell’attenuazione della luce solare che si mette in atto quando un pianeta passa davanti al Sole. L’attenuazione della luce permette agli scienziati di esplorare meglio lo spazio, consentendo eventualmente di rintracciare altri pianeti che normalmente non è possibile vedere.
In passato già alcuni studiosi intendevano cimentarsi nell’osservazione del transito di Venere davanti al Sole. Anche Keplero e Horrocks ci provarono, non sempre individuando l’anno giusto. Il loro scopo era comunque quello di far chiarezza intorno a degli argomenti che all’epoca, data la poca disponibilità di strumenti, non erano molto noti.
Nello specifico si voleva riuscire a capire quanto sia lontano il Sole e quanto sia grande il sistema solare. Edmund Halley, lo scienziato che scoprì la nota cometa, spiegava che il transito di Venere sul Sole era un ottimo modo per calcolare la distanza dal Sole. E fu proprio grazie a questo metodo se nel tempo gli scienziati giunsero a calcolare una distanza che si avvicina molto al valore attuale.
Un evento quindi non affatto trascurabile dal punto di vista scientifico. Ecco cosa spiega Giuseppe Piccioni, ricercatore presso l’Inaf di Roma: “La tecnica dell’osservazione del transito permette non solo di individuare nuovi pianeti extrasolari, ma anche di studiarne la composizione Poter assistere al transito di Venere ci permette di verificare questa tecnica da vicino, all’interno del nostro Sistema solare, offrendoci così l’opportunità di un test straordinario.”