Contro gli abbandoni estivi di animali si aggiornano le norme che vanno a colpire i responsabili di uno dei crimini più odiosi e purtroppo ancora più diffusi che ci siano.
Il Veneto ha deciso di usare il pugno di ferro contro chi abbandona gli animali. Questo fenomeno è purtroppo molto frequente da decenni. E vede nell’estate il suo picco più alto nel corso dell’anno. Pur di andare in vacanza, e magari pur di risparmiare soldi per una pensione per cani o per gatti, alcuni non si fanno scrupoli nel liberarsene.
E così potrebbe capitare di assistere a passeggiate tristi e pericolose di quattrozampe in autostrada. O di vedere una concentrazione di mici e micetti superiore alla norma quando siamo in giro. Per combattere la piaga dell’abbandono di animali il Veneto ha deciso di adottare una strategia forte.
Contro certe abitudini, e contro certi individui, non resta che passare ai metodi spicci. Per questo chiunque verrà beccato in flagranza di reato poi si ritroverà a passare un brutto quarto d’ora. L’intenzione è quella di evitare situazioni nelle quali possano sorgere dei pericoli per gli animali in questione ed anche per le persone.
Investire accidentalmente un animaletto potrebbe innescare un incidente di proporzioni e dalle conseguenze gravi. Ma anche se questo non dovesse accadere, il randagismo comporta delle conseguenze ulteriori come una spesa aggiuntiva da parte delle locali amministrazioni nel mantenimento degli animali e nel tenere gli ambienti igienizzati contro infestazioni di pulci e zecche.
Ed anche altrove ovviamente non bisogna cedere a comportamenti beceri come questo. Purtroppo è giunta una segnalazione dalla località di Ponzano Veneto, in provincia di Treviso, di una cagnolina investita subito dopo essere stata scagliata da un’auto in corsa. Risulta che la povera cucciola era malata.
Il Consiglio Regionale della Regione Veneto ha fatto passare un emendamento che inserisce un articolo all’interno della Legge Regionale 1993 che parla proprio di protezione e tutela degli animali. Siano essi domestici o randagi. Con questa norma si intende tutelare in modo ulteriore gli animali, aggiornando tale articolo.
Ed è un qualcosa che riguarda buonsenso e civiltà. Chi abbandona un animale non si rende conto del legame affettivo che si stabilisce tra loro ed i quattrozampe. Cani e gatti in particolare, ma anche altre tipologie di animali che si adattano all’ambito domestico, sono in grado di provare un legame di affetto.
In virtù di tutto ciò, non è ammissibile che gli animali vengano maltrattati. E se costituiscono un problema, bisognerebbe avere l’intelligenza di non prenderli, se poi questa è la fine che devono fare. Le multe attualmente previste su tutto il territorio nazionale prevedono multe da 3mila a 30mila euro ed anche il ritiro della patente, visto che l’abbandono spesso e volentieri avviene proprio scaricando gli animali da veicoli.
In presenza di animali abbandonati è possibile denunciare la cosa avvertendo le forze dell’ordine locali presenti sul posto. Farete un favore alla vostra comunità.
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