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Ventilatore, quanto costa tenerlo acceso tutta la notte?

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Il fresco d’estate costa e non poco, andiamo a vedere le spese in bolletta che si riferiscono al ventilatore che per necessità resta accesso notte e giorno

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Ventilatore a soffitto (Foto Pixabay) – Ecoo.it

Consumi e costi vanno di pari passo e in questo periodo storico dove imperversano i cambiamenti climatici, la crisi energetica e gli aumenti in bolletta, le tasche degli italiani non passano un buon momento. Se da un lato siamo costretti a fare i conti con gli evidenti problemi posti dal riscaldamento globale, dall’altro è necessario cercare di ridurre i consumi energetici per alleggerire i bilanci famigliari. Il governo ha cercato di porre rimedio inserendo in agenda una serie di bonus con l’intento di supportare i consumatori, in special modo i meno abbienti e le famiglie più numerose che si sono ritrovati a fare i conti con aumenti fuori dalla loro portata.

I costi energetici sono balzati alla cronaca a causa della crisi generata dal conflitto in Ucraina e all’aumento spropositato dei prezzi delle materie prime. Bollette alle stelle per luce e gas hanno assillato gli italiani e la gestione dei costi rimane un fardello per la maggior parte dei consumatori. Famiglie e imprese fanno i conti con spese e costi relativi al comparto energetico tutti i giorni. E se l’inverno è stato caratterizzato dalle spese esorbitanti riferite al riscaldamento degli ambienti domestici, l’estate non aiuta e i costi lievitano a causa dei dispositivi di raffrescamento che restano accesi per la maggior parte del tempo, giorno e notte.

I consumi

Tenere sotto controllo consumi e bollette è un vero e proprio equilibrismo tra elettrodomestici energivori e le esigenze di benessere messe a dura prova dal caldo soffocante estivo. Il periodo è caratterizzato da temperature elevate che costringono a tenere accesi per la maggior parte della giornata e della notte dispositivi di raffrescamento come condizionatori e ventilatori, gli unici in grado di conservare gli ambienti casalinghi o di lavoro freschi, per il normale svolgimento delle attività quotidiane o per il semplice dormire. E se i condizionatori sono evidentemente molto dispendiosi, sia in termini di acquisto che di consumi di energia elettrica, molti si rifugiano nell’uso continuo dei ventilatori, senza considerare il loro effettivo consumo elettrico.

Ventilatore da tavolo (Foto Pixabay) – Ecoo.it

Come per ogni prodotto sul mercato il livello di consumi energetici si differenzia in base al modello e alla potenza, e nei modelli di ultima generazione è possibile scegliere anche la classe energetica. I consumi medi di un ventilatore base si attestano tra i 50 e i 100w all’ora. Considerando un’accensione continua di 12 ore il costo medio si aggirerà intorno 25 /60 centesimi di euro. Se poi valutiamo anche di aggiungere le 8 ore di riposo notturno il calcolo si effettuerà anche in questo caso moltiplicando i watt per le ore notturne e per il costo di 1 Kw all’ora. Se si ipotizza un costo di circa 0,15 centesimi per kw/h si ottiene un costo di circa 5 centesimi di euro per un ventilatore tenuto acceso tutta la notte.

Le variabili

Split condizionatore (Foto Pixabay) – Ecoo.it

Le variabili che possono influire sul calcolo del consumo e del relativo costo sono diverse e tutte da considerare. Come il fatto che sia un ventilatore a piantana o da tavolo, oppure i più recenti sul mercato chiamati a colonna, ognuno con un consumo diverso. Inoltre un parametro che può incidere su consumi e costi, è anche la velocità che si imposta sul ventilatore. Maggiore sarà la velocità più saranno i consumi e di conseguenza le spese. Comunque la si metta il ventilatore ha un costo più basso e consuma meno rispetto ad un condizionatore.

Paola F

Nata e cresciuta a Milano, ama scrivere da sempre grazie ad una formazione classica, culminata con la laurea in comunicazione e relazioni pubbliche. La scelta di vita sostenibile la porta in terra ligure, dove cresce tre figli respirando l'aria del mare.

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