Il ventilatore in estate è una manna dal cielo per milioni di persone, ma in molti si chiedono se fa bene o male alla salute. Dipende dall’utilizzo
Il ventilatore in estate, per chi non può godere di condizionatori in casa, è una vera e propria manna dal cielo. Soprattutto quest’anno, che stiamo vivendo una delle estati più calde del secolo, il suo utilizzo è aumentato a dismisura. Ma la domanda che in molti si pongono è la seguente: il ventilatore fa bene o male alla salute? Prima di rispondere a questa domanda, bisogna capire qual è la sua reale funzione.
Il ventilatore, a differenza dell’aria condizionata, serve solo a smuovere l’aria. In tal modo si ha la percezione che la temperatura dell’ambiente in cui ci si trova diminuisce, ma in realtà non è così. Infatti, per essere ancora più chiari, il ventilatore non ha alcun effetto sui gradi centigradi e sull’umidità circostante. Secondo quanto riferisce inoltre l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità, ndr), i ventilatori non hanno utilità e sono privi di benefici quando le temperature superano i 32°. Detto questo, se non usato nella maniera giusta, il ventilatore può certamente essere pericoloso per la salute.
I pericoli del ventilatore sulla salute
Il primo rischio legato al ventilatore, secondo quanto asserito anche dal Ministero della Salute, riguarda la disidratazione. Tale strumento, nonostante l’immediato sollievo che dà, stimola la sudorazione e aumenta il rischio di disidratazione. Quando si è esposti ad un ventilatore, quindi, bisogna assumete molti liquidi. Un altro consiglio è quello di non puntarlo direttamente su se stessi, bensì di tenerlo ad una certa distanza o utilizzare, ove possibile, l’opzione ‘swing‘ che lo fa girare da destra a sinistra.
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In molte case c’è anche l’abitudine di tenerlo acceso in camera da letto di notte, perché a volte non si riesce a dormire a causa del caldo eccessivo. Purtroppo, però, questa pratica è molto dannosa per la salute, in quanto c’è il rischio di svegliarsi, oltre che ovviamente disidratati, con mal di gola, crampi, tosse e anche dolori muscolari.
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Doppiamente pericoloso può essere se si soffre di allergie, dato che l’aria del ventilatore sposta polvere e allergeni. La sana alternativa, di notte, sarebbe quella di aprire le finestre per creare corrente. O, ancora, dotarsi di un deumidificatore che, una volta attivato sarà in grado di rendere l’aria della propria stanza più ‘leggera’ e respirabile.