Ventilatore, hai idea di quanto può arrivare a consumare? Facciamo due calcoli, ti saranno utilissimi per comprendere le tue spese quotidiane
D’estate, con l’inasprirsi delle temperature che ci proiettano in un’atmosfera afosa e soffocante, diventa indispensabile procurarsi un ventilatore. Questo, ovviamente, avviene in tutte quelle case che non dispongono di un condizionatore. Un apparecchio che, prima di essere acquistato, andrebbe studiato ed analizzato con estrema attenzione, pena la scelta di modelli che potrebbero arrivare a compromettere in negativo la bilancia dei pagamenti mensili.
Tuttavia, se non intendi “piegarti” all’allettante alternativa rappresentata dal condizionatore, l’unico altro strumento che potrebbe aiutarti a superare indenne l’afa estiva è proprio il ventilatore. Ne esistono vari modelli – da tavolo, a piantana, da soffitto -, e tutti di differente efficienza.
Qualora tu stessi pensando di comperarne uno, non potrai esimerti dal considerare un’imprescindibile, importantissima variabile: l’elettricità consumata. Cerchiamo di approfondire, dunque, quali siano i consumi di un comune ventilatore, e come tali consumi si traducano in termini monetari.
Attivare i ventilatori, lungo il corso della stagione più calda dell’anno, è un vero e proprio imperativo categorico, specie in quegli ambienti della casa in cui le temperature si mantengono elevatissime (la cucina, in primo luogo). Cerchiamo, a questo punto, di capire a quanto ammontino le spese per il funzionamento di tale elettrodomestico (di cui, come già specificato, esistono parecchie varianti in commercio).
Innanzitutto, occorre considerare quello che è il prezzo medio dell’energia elettrica. Nonostante la tariffa vari a seconda del fornitore, la cifra stabilita da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) si assesta attorno a 0,067 euro al kWh. Fatte queste premesse, quali sono i consumi specifici di ciascun modello di ventilatore acquistabile?
In linea di massima, il consumo di un ventilatore a piantana è compreso tra i 25 e i 50 watt. Un ventilatore da tavolo ha un consumo che varia dai 10 ai 25 watt, mentre quello a soffitto può arrivare a consumare fino a 70 watt. Dati alla mano, fare i calcoli di quanto spendereste per tenere acceso il vostro apparecchio – unico alleato contro il caldo estivo – vi risulterà oltremodo semplice.
Volendo considerare il modello più economico in commercio – quello da tavolo -, noterete anche voi come i consumi di tale apparecchio non siano poi così esorbitanti come si tende a credere. Con una potenza di 10 watt (la minima in circolazione), il consumo di elettricità all’ora sarebbe pari a 0,01 kWh (10/1.000). Il calcolo 0,01 x 0,067, a questo punto, darebbe come risultato 0,00067 euro all’ora.
Qualora foste soliti tenere il ventilatore in funzione per due ore al giorno, il consumo totale mensile deriverebbe dal risultato della seguente operazione: 0,00134 x 7 x 30. Una spesa di a malapena 0,28 euro! Pertanto, questo apparecchio non rappresenta affatto un salasso come molti credono. Il tutto sta, del resto, nel saperlo adoperare con le giuste accortezze, e soprattutto con consapevolezza.
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