Chi predilige l’uso dei ventilatori al posto dei condizionatori, deve aver ben presente alcune controindicazioni dell’uso non corretto di questo elettrodomestico.
Sostanzialmente in estate i modi in cui le persone combattono il caldo si dividono in due. Chi non può fare a meno del condizionatore e chi invece ne detestano l’utilizzo. Senza dubbio la soluzione migliore è una integrata. È bene tenere presente che i condizionatori di temperatura sono degli elettrodomestici particolarmente inquinanti sotto vari punti di vista. Innanzitutto aumentano a dismisura il consumo elettrico, producendo un impatto ambientale non trascurabile, ed aumentando notevolmente le bollette della corrente elettrica.
In seconda battuta per far entrare aria fredda, rinfrescata dal liquido refrigerante che passa all’interno dell’elettrodomestico, il condizionatore sputa fuori aria calda, contribuendo al cambiamento climatico e all’aria malsana delle città. Per questi motivi, uniti ad altre convinzioni personali, numerose persone prediligono utilizzare per tutta l’estate i ventilatori. Senza dubbio rispetto ai condizionatori non consentono di abbassare la temperatura della stanza, ma nel momento in cui sono funzionanti danno refrigerio e sollievo, dato che conferiscono una sensazione di movimento dell’aria e riducono la percezione dell’umidità.
La risposta dipende da diverse variabili, per esempio il modello di elettrodomestico a cui si fa riferimento. In ogni caso, a parità di classe ecologica, senza dubbio il condizionatore consuma di più, emette più aria calda, e dunque inquina maggiormente. Purtroppo i ventilatori hanno dalla loro la possibilità di donare refrigerio solo nel momento in cui sono accesi.
Dunque un consumo di elettricità e produzione di inquinamento è maggiore nei condizionatori a parità di tempo di utilizzo. Tuttavia per avere refrigerio dal ventilatore è necessario tenerlo acceso 24h. Una versione intermedia tra condizionatore e ventilatori è il cosiddetto raffrescatore. Che non è altro che un ventilatore di ottima qualità che contiene al suo interno un cassetto per accumulare acqua fresca, che tramite un sistema elettrico abbassa la temperatura del getto d’aria. Tuttavia anch’esso è un ventilatore, in quanto non abbassa la temperatura della stanza, ma solo quella del getto d’aria.
Ultimamente il ministero della salute sta emettendo diversi bollettini e comunicati stampa per aiutare la popolazione a gestire meglio l’emergenza caldo. A partire da ciò che è bene fare o evitare durante le ore più calde. Il rischio non è soltanto di collasso o di problemi circolatori, ma anche di disidratazione. Oltre a dispensare numerosi consigli sull’utilizzo dei condizionatori, il pdf del Ministero della salute dà alcune informazioni circa un utilizzo sbagliato dei ventilatori.
Il documento stesso specifica che i ventilatori meccanici accelerano il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale. La temperatura della stanza non diminuisce, ma è minore il caldo percepito. Allo stesso tempo però i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione se non viene assunta contemporaneamente una grande quantità di liquido. Il consiglio è di posizionare i ventilatori ad una certa distanza dalla persona. Quando la temperatura della stanza supera i 32 gradi, il ministero della salute conferma che l’uso del ventilatore è sconsigliato perché aumenta la disidratazione con i suoi effetti negativi e non è efficace a combattere il caldo.
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