Chi può partecipare e come
Tutti gli appassionati di giardinaggio, di natura in generale e coloro che tengono alla sostenibilità ambientale possono partecipare con i loro gesti quotidiani. L’idea consiste nel mobilitare l’intera collettività, per migliorare lo spazio urbano. L’invito è rivolto ai privati, agli enti e alle istituzioni, alle aziende, agli istituti scolastici e alle attività commerciali. Ognuno può fare la propria parte. I cittadini possono utilizzare la sezione apposita del sito ufficiale, per segnalare il loro operato, nella speranza di trovare delle collaborazioni. Gli enti possono mettere a disposizione le aree verdi. Le scuole hanno l’opportunità di spingere gli studenti e gli insegnanti ad occuparsi del giardino scolastico, anche per ricavarne alimenti naturali da consumare nell’ambito della mensa. I negozi possono fornire supporto e materiali. In ogni caso è da tenere presente che l’associazione Primogiardinaggio, che ha organizzato i dettagli, ha deciso di dare attrezzi e consulenze di esperti. Sarebbe bello portare la propria famiglia, i colleghi, gli amici, i bambini a partecipare, facendo informazione tramite Facebook e Twitter e controllando se, nella propria zona, qualche produttore o rivenditore di piante aderisca. I diversi lavori possono essere documentati anche con foto e video sui social network. Ciascuno può organizzarsi come meglio crede e, se non trova niente di meglio, vanno bene anche balconi e terrazzi.
Le iniziative a Milano
La manifestazione ha avuto inizio nel capoluogo lombardo dove, dopo la conferenza di presentazione, ci si è occupati della creazione di un orto condominiale nel quartiere di Quarto Oggiaro. In via Mascarello n.29 è stata messa a punto un’altra area dedicata alla coltivazione. Saranno proprio gli abitanti a prendersene cura. Sono stati interrati ortaggi ed erbe aromatiche, volti alla produzione di un tipo di cibo ecosostenibile. In pratica si potrà contare sulla presenza di verdure a chilometri zero per contrastare l’inquinamento.
Gli spazi verdi in città in Italia
Secondo una recente indagine condotta dall’Istat, dal nome “Dati ambientali nelle città”, i migliori centri italiani a propositi di spazi verdi sono risultati Matera e Lodi. Il loro territorio ha messo in evidenza la disponibilità 550 milioni di metri quadrati dedicati all’ambiente: parchi, aree protette, ville pubbliche, superficie agricola. È stato calcolato che per ogni abitante ci sono circa 30,3 metri quadrati di verde pubblico. Per altre zone del nostro Paese non si può dire la stessa cosa. Mentre nel nord-est, con una quota pro capite di circa 45,4 m², c’è una disponibilità di verde più alta della media, nel nord ovest la percentuale di riduce a 24,3 m² e nel centro a 23 m². Peggiore è la situazione nel sud e nelle isole: 37,1 m² e 26,7 m². E’ stata dimostrata poca attenzione anche nei confronti degli orti urbani. Nel 2011 soltanto 44 comuni si sono adoperati in tal senso. Se ci spostiamo all’estero, ci accorgiamo come tutto proceda per il verso giusto: a Berlino un quinto della superficie è dedicato alla natura. Ottimi risultati anche a New York e a Stoccolma, che detiene un vero e proprio primato in Europa.
Eppure poco tempo fa è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge sugli spazi verdi urbani, che ha intenzione di rimediare ai punti deboli che si sono riscontrati nel nostro Paese. In particolare con questo provvedimento è stato confermato il 21 novembre di ogni anno l’appuntamento con la giornata nazionale degli alberi, per valorizzare il patrimonio boschivo. Si è deciso di promuovere l’educazione ambientale scuola, impegnando i più piccoli, in collaborazione con le amministrazioni comunali, a piantare negli spazi pubblici arbusti tipici del luogo. Per stimolare comportamenti quotidiani virtuosi, è stato istituito anche il catasto degli alberi nelle grandi città. Ogni sindaco, alla scadenza del proprio mandato, dovrà rendere pubblico il bilancio arboreo, in modo che i cittadini possano verificare quanto abbia fatto a questo proposito. Stabilite anche multe salate per chi danneggia o abbatta le piante: sono previste sanzioni che vanno da 5000 a 100.000 euro.
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