Il Vertice sul Clima di Cancun conta le ultime ore che rimangono alla chiusura. Ma stavolta le Nazioni non sono rimaste con le mani in mano, anzi. Nessuno vuole rischiare di far diventare anche questo Summit un fallimento, come lo era stato quello di Copenhagen. Quindi, ciascuno, ha voluto metterci del suo per rendere questo Vertice un pacchetto di “impegni equilibrati” alla portata di chi ne fa parte. Non si parla di numeri o cifre, ma di buoni propositi d’intesa. Cerchiamo di capirne di più insieme.
Manca appena un giorno al termine del vertice e finalmente si tirano le fila dell’intesa. La 16/a Conferenza Onu per la lotta ai cambiamenti climatici in Messico, che sta vedendo la partecipazione di ben 194 Paesi, delinea dei progressi. Patricia Espinosa, esponente messicano, ha preparato una tabella di marcia innovativa per evitare un Copenhagen-bis. Ma dovrà esserci l’unanimità favorevole, altrimenti non si potrà attuare. E intanto restano ancora da decidere il nodo Kyoto e la proroga.
In discussione ci sono i protocolli per la lotta alla deforestazione. Attualmente non sono previsti diritti vincolanti in favore dei popoli indigeni. Per le foreste si prevede un fondo da 5-6 miliardi di dollari nel triennio 2010-2012 oltre che gli interventi anti-deforestazione al fine di coprire un terzo dell’obiettivo del 40-50% di riduzione di CO2 entro il 2050.
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