[galleria id=”601″]A due giorni dall’apertura a Copenhagen del Summit dell’ONU sul clima, parliamo proprio di questo. Dopo aver dato in diversi articoli delle anticipazioni su questo importante Vertice Mondiale, è giusto anche fornire un resoconto delle prime ore trascorse da quando la Conferenza ha avuto inizio. Ad aprire il sipario è stato il “padrone di casa”, ovvero il Premier danese Lars Loekke Rasmussen, che per salutare gli altri rappresentanti ha esordito con la frase: “Il mondo intero guarda con speranza al summit di Copenaghen nell’auspicio che i negoziati sul clima salvino l’umanità“.
Rasmussen continua la frase “Nelle prossime due settimane, Copenaghen sarà Hopenaghen” facendo il gioco di parole con la parola inglese “hope” ovvero “speranza”. In effetti di speranza si parlerà. Speranza di salvare il nostro pianeta, acciaccato e bisognoso di una svolta. A questo evento mondiale (il più importante dalla lontana Seconda Guerra Mondiale) della durata di dodici mesi, parteciperanno 100 Capi di Stato, 192 Rappresentanti dei Paesi e oltre 300.000 delegati di Ong e associazioni ambientaliste. Inutile aggiungere che gli occhi di tutto il mondo saranno puntati addosso a questo imponente Vertice sui cambiamenti climatici.
Ora riassiumiamo i fatti salienti delle ultime 48 ore: Dopo l’apertura delle ore 11.02 e il successivo discorso del Premier della Danimarca (“Chiamo tutti a contribuire, a essere realistici e flessibili. In ballo qui a Copenaghen, ci sono le speranze dell’umanità“), è intervenuto il capo negoziatore per l’ONU, il segretario generale della Convenzione sui cambiamenti climatici Yvo de Boeur con il seguente appello: “Il tempo è scaduto, è arrivato il momento di unirci. Abbiamo 6 giorni per definire l’accordo prima che arrivino i ministri e poi solo una manciata di ore prima dell’arrivo dei capi di Stato“. Successivamente si è parlato della questione Climategate delle e-mail piratate sulla quale ha voluto fare chiarezza il presidente dell’Ipcc, Rajendra Pachauri. Segue l’intervento dell’Areonautica che sostiene cone le emissioni di CO2 siano in crescita da trent’anni. E’ arrivato poi il momento del nostro Ministro degli Esteri Franco Frattini: ”L’Italia vuole un accordo politico vincolante. Non possiamo accettare accordi che siano vincolanti per qualcuno e un optional per altri”. Poi si è parlato degli effetti nocivi dei gas serra sulla salute dell’uomo e dell’ambiente, tesi sostenute dal Governo di Washington e dall’Agenzia USA per la Protezione ambientale. Alla quasi conclusione della prima giornata di Vertice, arriva il commento del Cancelliere tedesco Angela Merkel sulle azioni a questa lotta: “l’India e la Cina devono contribuire ancora“.
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