Vestiti bio: cosa significa moda sostenibile

I settori commerciali ed industriali producono inevitabilmente quantità di Co2. Per cui, fino a che non verranno implementate soluzioni a tasso zero di emissioni, non si potrà parlare davvero di produzione sostenibile. Il campo della moda e dell’abbigliamento in generale, rispetto ad esempio al settore alimentare, ha inserito finora meno frequentemente il marchio bio o green nei prodotti. L’impatto della produzione di vestiti sul gas serra è stimato del 10%, una cifra affatto trascurabile.

Quando si parla di vestiti bio non ci si riferisce esclusivamente agli abiti confezionati con fibre biologiche. La discriminante, anche se la discussione è ancora in corso e si è lontani da una definizione comune, sono le sostanze chimiche che vengono normalmente utilizzate negli stabilimenti industriali per trattare gli abiti. Queste sostanze inquinano non poco l’ambiente. Nonostante ciò, non è semplice per un’azienda dichiarare di essere sostenibile solo perché i suoi prodotti non sono trattati chimicamente senza correre il rischio di essere considerata pratica di greenwashing.

Vestiti bio, quando la moda può diventare davvero sostenibile

vestiti bio
Vestiti bio (Foto Unsplash)

A questo punto è necessario riflettere sull’idea di sostenibilità. Quando di un termine si inizia ad abusare, è facile che perda di significato. Il colore verde non basta a garantire la sostenibilità di un prodotto. Oltre l’assenza – o quasi – si sostanze inquinanti nel prodotto finale, si deve tenere in considerazione l’intera catena di produzione. Ad esempio andrebbero conteggiate le quantità di emissione totale degli stabilimenti industriali.

Tematica che spesso rimane a latere quando si parla di sostenibilità, è la sua necessaria correlazione con i diritti umani. Una multinazionale qualsiasi, che esternalizza la produzioni in Paesi dove le regole sul lavoro rasentano – ed a volte superano – lo sfruttamento, anche minorile, non può essere premiata con il marchio di sostenibile. A prescindere dalle tecnologie che ripuliscono gli stabilimenti dalla produzione di Co2. E purtroppo questa pratica, nel settore dell’abbigliamento, non è affatto rara.

I vestiti bio si stanno affacciando al mercato, sull’onda delle nuove tendenze. Oltre all’assenza di prodotti chimici nell’abito, le fibre utilizzate dovrebbero provenire esclusivamente da animali allevati al pascolo. Per i consumatori sensibili al tema della crudeltà verso gli animali è un’attrattiva supplementare. Ma rimane importante essere in grado di leggere le etichette oltre le etichette. E questo solo una coscienza etica ed ecologica lo può dare.

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