Una scoperta incredibile quella fatta in Indonesia dove sono stati trovati degli esemplari di animali creduti ormai estinti. La scoperta ha fatto il giro del mondo.
Ogni viaggio che facciamo nel corso della nostra vita è un insieme di esperienze che ci accompagneranno per tutta la nostra esistenza, ecco perché visitare nuovi luoghi è sempre una ricchezza interiore. Ed è quello che è successo ad un esploratore non professionista che ha deciso di andare in Indonesia, non poteva mai pensare che da questa esperienza ne sarebbe derivato un vantaggio – una bella notizia – per tutta la comunità scientifica.
Merito delle sue recenti scoperte messe a punto durante un tour in Indonesia. Cos’è successo? Ha trovato qualcosa di incredibile. Michael Smith – questo il nome dell’esploratore – ha scovato ed identificato ben tre specie animali che si erano date ormai per estinte: trattasi nello specifico di due tipologie di opossum e un uccellino.
Smith ha intrapreso un viaggio di quattro settimane per meglio esplorare le varie aree indonesiane, compresa la Papua Nuova Guinea. Mosso dalla volontà di immergersi nella giungla per trovare nella fattispecie un Louisiade Pitta – uccellino endemico visto per la prima volta nel 1916 – dopo che degli scienziati hanno dichiarato di averlo avvistato e che quindi non era estinto.
Dopo giorni di richiami e tentativi vari, l’esploratore riesce a fotografare la specie di uccellino piccolino e carino dai colori vibranti: ventre rosso vivo e il petto blu elettrico e la testa è marrone, con piccole chiazze più scure a ridosso della gola. Ali e dorso sono verdi. Ma non è l’unica scoperta che ha fatto.
Curioso di andare a fondo, ha scalato le montagne trovando un opossum considerato estinto, chiamato Telefomin Cuscus. L’esploratore è riuscito a trovare proprio una famiglia di Telefomin Cuscus quindi la teoria sulla loro estinzione era infondata.
E’ qui che ha identificato un’altra specie di opossum, chiamata Spilocuscus rufoniger, altrettanto rara. Le scoperte di Smith stanno aiutando e spronando la comunità scientifica, un monito ad un’attenzione maggiore ed una cura, sono queste le caratteristiche. Ma non è niente senza una dose di coraggio e curiosità, elementi che hanno spinto lo Smith ad andare avanti.
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