Gettare i mozziconi di sigaretta a terra è un gesto spontaneo e apparentemente innocuo, eppure questo tipo di inquinamento è dannoso per l’ambiente.
Lo si vede in giro per le strade cittadine, lo si vede lungo le spiagge, dove i mozziconi di sigaretta costituiscono uno dei rifiuti più diffusi, e in molti altri luoghi: i mozziconi di sigaretta popolano il suolo a causa dell’azione indiscriminata dell’uomo. Quante volte sarà capitato, in effetti, di fumare una sigaretta e buttarne il mozzicone a terra, anche sovrappensiero?
Questo gesto, che per anni è stato socialmente accettato e solo negli ultimi tempi ha cominciato a essere problematizzato, è all’apparenza innocuo eppure provoca in tipo di inquinamento che arreca danno all’ambiente da diversi punti di vista. Innanzitutto il mozzicone, solitamente, non è biodegradabile e dunque permane nell’ambiente per anni senza alterarsi. In secondo luogo la presenza dei mozziconi di sigaretta può ostacolare la crescita di alcune specie vegetali, come dimostrato da un recente studio.
Realizzato dall’Università Anglia Ruskin, lo studio ha messo in evidenza come la presenza di filtri sul suolo ostacoli la germinazione e la crescita di alcuni semi, in particolare trifoglio ed erba, piante che si trovano molto comunemente nelle aree verdi delle città. A condurre lo studio è stata la dottoressa Dannielle Green, che ha ribadito la necessità di evitare questo tipo di inquinamento nelle aree urbane e non solo.
L’impatto dei mozziconi di sigaretta è reso evidente anche da un video che ha suscitato grande interesse in milioni di spettatori e condiviso sulla pagina YouTube dell’autore Photo Owl Time Lapse: 5 minuti scarsi di video mostrano l’evoluzione di 3 sigarette gettate nel terreno per la durata di un anno intero, grazie all’affascinante tecnica del time lapse. Dopo mesi il corpo delle sigarette si era completamente biodegradato, mentre il filtro risultava perfettamente intatto all’interno del barattolo con terriccio usato come habitat per l’esperimento.
Nel video si può inoltre notare la presenza di un germoglio di erba che, provato dal contatto con le sostanze inquinanti rilasciate dalle sigarette, non riesce a crescere seppur impiantato in condizioni ottimali. Stando allo studio della professoressa Green, in effetti, nel trifoglio è stato notato un decremento della germinazione del 27% e della crescita del 28%, mentre nell’erba del 10% nella germinazione e del 13% della crescita.
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