Videogiochi e cambiamenti climatici, si può cambiare il mondo con un pad? Questo titolo ci prova

L’idea che attraverso i videogiochi si possa parlare di cambiamenti climatici forse può suonarti nuova soprattutto perché la tecnologia che produce i videogiochi è ovviamente una tecnologia che consuma risorse

videogiochi educativi
Famiglia che gioca (foto da Canva) – ecoo.it

Tra le attività del presente c’è la produzione di intrattenimento digitale. Che si tratti di un film, che si tratti delle 10 puntate che compongono una nuova serie TV, che si tratti ancora del videogioco da scaricare sullo smartphone tutta questa tecnologia dell’intrattenimento consuma risorse. Risorse nel momento in cui gli studi di sviluppo o le case cinematografiche lavorano, risorse nel momento in cui gli utenti ne fruiscono.

Ma con la stessa tecnologia, ed esattamente guardando ai videogiochi come si guarda ai libri, ai film e alle serie TV è possibile trovare contenuti che hanno una valenza che va ben oltre l’eventuale consumo di risorse. Ed esattamente come per gli altri prodotti di intrattenimento digitale occorre essere aperti e scoprire ciò che c’è da scoprire anche in luoghi in cui magari non si sarebbe mai pensato di arrivare.

Il videogioco che mostra il futuro, perché dovresti provare Terra Nil

Uno dei filoni dei videogiochi più di moda in questo ultimo periodo è quello delle tematiche della sopravvivenza in ambiente estremo. Basti pensare al successo che ha trasformato The Last Of Us in una serie TV. Ma The Last Of Us, come The Walking Dead, ci mostrano qualcosa che è nel tempo purtroppo vicino alla nostra realtà. Alle volte talmente tanto vicino che quasi si sente l’olezzo della carne putrefatta e il rumore degli spari in lontananza quando la civiltà umana crolla e torna a vigere la legge del più forte. È per questo motivo che invece sarebbe il caso di guardare un po’ più avanti, a quello che invece si può fare dopo. O prima. Terra Nil è proprio un gioco che aiuta a vedere il mondo da una prospettiva ribaltata. Il titolo sviluppato da Free Lives e distribuito da Devolver Digital ci porta avanti nel tempo ma ci mette nella possibilità di fare qualcosa per tornare indietro.

terra nil gioco ambientalista
Terra Nil (foto da Devolver Digital – Canva) – ecoo.it

Lo scopo di questo titolo di strategia è infatti quello di riportare la vita in vari biomi che sono stati devastati dall’attività umana. Occorre creare e ricreare ambienti naturali perché la vita possa rifiorire, le piante possano rigenerarsi e gli animali possano tornare a respirare, a cacciare e a vivere. L’aspetto però forse più interessante è che il gioco non si completa nel momento in cui le strutture umane, necessarie al restauro del bioma, funzionano a dovere ma un passo dopo: ogni livello viene infatti dichiarato completato solo se, dopo averlo rimesso in piedi, tutte le tracce del passaggio dell’uomo vengono eliminate.

Una nuova filosofia di vita

Come specie abbiamo prodotto tutta una serie di oggetti dalle dimensioni variabili che probabilmente resisteranno alla nostra scomparsa. O al momento in cui lasceremo questo pianeta. Ma anche se la prospettiva che un domani, proprio come in qualche film di fantascienza, una civiltà aliena scesa sulla Terra trovi i resti del Colosseo, della Statua della Libertà, della Muraglia Cinese risulta quanto mai accattivante sarebbe forse il caso di far sì che la nostra impronta sul pianeta sia quanto più leggera possibile. Perché tra le molte specie che abitano la Terra siamo forse quella che nonostante le misure fisiche ridotte produce l’impronta più profonda. Per questo un titolo che ci costringe a guardare il mondo anche senza la nostra ingombrante piccola ombra è un titolo che vale la pena di essere provato. Terra Nil è uscito il 28 marzo scorso ed è disponibile su tutte le principali piattaforme nonché per chi ha un abbonamento Netflix.

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