Da anni esiste il cosiddetto “fermo pesca”, provvedimento che prevede il blocco dei sistemi di pesca invasivi per salvaguardare le specie marine.
La pesca ormai da millenni è tra le attività più praticate al mondo per fornire cibo, ma anche per hobby. Chi si dedica a questa attività deve, però, essere consapevole delle norme in vigore rispettando quanto stabilito.
Tra queste anche il cosiddetto “fermo pesca”, provvedimento che consiste nell’arresto dei sistemi di pesca invasivi, ossia quelli con reti a strascico, divergenti o volanti. Una misura che punta alla salvaguardia di alcune specie marine.
Al fine di tutelare le specie marine, ogni anno viene introdotto il “fermo pesca” provvedimento che impone l’arresto dei pescherecci che utilizzano reti a strascico, divergenti o volanti per la cattura.
Il divieto varia da regione a regione e punta a salvaguardare alcune specie, messe a rischio dalla pesca invasiva. Il blocco, difatti, scatta in estate durante i periodi riproduttivi di questi esemplari. Nel dettaglio, come riporta un articolo Libero Tecnologia, non sarà possibile pescare il corallo rosso o la lampuga nelle acque del Mediterraneo. Nella parte occidentale del Mare Nostrum non sarà possibile catturare specie come il gambero rosso, quello viola o quello rosa, lo scampo, il nasello e la triglia di fango.
Nell’Adriatico è scattato il divieto di pescare scampi, naselli, sogliole, acciughe, sardine, gamberi rosa e triglie di fango. Gamberi rossi e viola non potranno essere catturati anche in altre zone come il mar Ionio, il mare di Levante ed il Canale di Sicilia. Per quanto riguarda il mare di Alboran non si potrà pescare l’occhialone, noto anche come pezzogna. Non esente dal “fermo pesca” anche il mar Nero, dove è vietato catturare il rombo chiodato e lo spratto, comunemente conosciuto con il nome di papalina.
Anche per quanto concerne le date, si varia in base alle aree di pesca. Nell’Adriatico, nel tratto compreso tra Trieste e Ancona e quello da Manfredonia a Bari, il blocco è scattato lo scorso 29 luglio e rimarrà in vigore sino al prossimo 9 settembre. Nell’area tra San Benedetto del Tronto e Termoli il “fermo pesca” sarà valido dal 19 agosto al 24 settembre. Dal 4 settembre al 3 ottobre il divieto vigerà per il mar Ionio da Brindisi a Reggio Calabria. Infine, in diversi porti della Penisola che affacciano sul Mediterraneo il fermo sarà valido dall’1 al 30 ottobre.
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