La carta europea per il vino biologico punta a diventare qualcosa di concreto. L’Associazione Italiana Agricoltura Biologica ha proposto uno standard privato per il vino di provenienza biologica, coordinatamente con altre realtà europee, che potrà presto diventare una carta europea certificata. Sono anni che si sta aspettando la stipula dell’accordo, con conseguente affissione del logo biologico, ma ora sembrerebbe che i tempi sono molto stretti.
Il disciplinare europeo è vicino, e si adatta “all’ultima bozza proposta dalla Commissione Europea, ed in collaborazione buona parte degli enti di controllo italiani a disposizione dei vignaioli seri che vogliano dare il segnale che il vino biologico buono c’è”
Cristina Micheloni, coordinatrice scientifica di Aiab e del progetto europeo Orwine, che si sono occupati dello sviluppo della carta europea, ha affermato che “Se tanti produttori aderiranno non solo si potrà finalmente riconoscere sul mercato chi l’approccio bio lo applica anche alla cantina e non solo al vigneto ma forse spingerà la politica a riprendere il suo compito e portare a termine il tanto travagliato regolamento“.
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