L’intelligenza artificiale è arrivata anche nel campo della tradizione per eccellenza italiana quella della produzione del vino. Quali sono i risultati
Trattando questo esperimento di connubio tra intelligenza artificiale e produzione enologica non si tratta un vino qualunque, ma il vino italiano per eccellenza: il Barolo. Simbolo in tutto il mondo di tradizione e lavoro della terra. Rispetto agli anni novanta, in cui la firma dell’enologo contava più del contenuto liquido del vino, oggi si sta recuperando un’idea del della produzione enologica integrata tra lavoro in vigna e lavoro in cantina dove il prodotto della terra non rappresenta solo la fase iniziale, ma la condizione necessaria perché un vino sia vivo.
La differenza fondamentale tra un prodotto come il vino ed uno come la birra infatti è proprio la sua instabilità nel tempo e la sua evoluzione. Dunque da queste premesse si può facilmente intuire quanto la produzione di un vino tradizionale come il Barolo e l’associazione con l’intelligenza artificiale possa sembrare un ossimoro.
Probabilmente in buona fede, ma più di un’azienda all’interno delle Langhe, zona di eccellenza in cui viene prodotto il Barolo, sta implementando in cantina l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per regolare temperatura, fermentazione, batonage, e tutte le altre componenti che fanno in modo da rendere più pulito possibile un vino. Ci penso ancora che il vino sia quello del contadino probabilmente è rimasto un po’ indietro nel tempo, specialmente quando si tratta di DOCG importanti come il Barolo. La produzione deve essere assicurata e dunque l’utilizzo dell’intelligenza artificiale non può far altro che moderare il livello di interventi in base alla necessità. A parere degli enologi che utilizzano questo tipo di tecnologia l’intelligenza artificiale è un modo per arginare le problematiche derivate dai cambiamenti climatici in atto.
A lasciare perplessa chi scrive rispetto all’utilizzo dell’intelligenza artificiale in cantina non è tanto l’ingresso della tecnologia nella produzione di un vino che esalta i valori tradizionali della zona. Ma più che altro un ulteriore passo verso un lavoro in cantina, dunque maggiormente manipolato dall’uomo nella produzione enologica. Come come sperimentato dai migliori vini del mondo, il risultato di un vino rimane più autentico e più affascinante quando il lavoro della cantina non fa altro che assecondare quello della vigna, e non stravolgerlo.
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