Negli Stati Uniti è stata introdotta una novità molto interessante per individuare e punire i colpevoli di violenze sugli animali. Nel Paese nordamericano, infatti, due uomini sono stati arrestati con l’accusa di aver compiuto delle torture sugli animali. Il dettaglio da non sottovalutare, tuttavia, è che l’arresto è stato effettuato grazie al test sul dna, assunto come prova principale per confermare la colpevolezza dei due criminali.
La vicenda ha, pertanto, un finale di giustizia, che rimane ancora da quantificare. Il primo dei due uomini, un ventenne proveniente da Trinidad e Tobago, è infatti stato arrestato con l’accusa di aver bruciato un gatto trovato all’interno di un appartamento nel quale il soggetto era entrato per compiere un furto.
L’uomo rischia ora l’espulsione dagli Stati Uniti e, oltre tutto, una pena che potrebbe arrivare fino ai 15 anni di reclusione.
Il secondo dei due criminali è invece stato accusato di aver picchiato a morte il proprio gatto; il rischio, in questo caso, è quello di subire una pena pari fino a due anni di carcere.
A proposito di tutela e violenze su animali, pur di altra portata, abbiamo recentemente scritto un post sulle sperimentazioni cosmetiche.