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Vivono sotto terra, più di 1 milione di persone lo fa: non crederai dove

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Più di 1 milione di persone vive sotto terra, in gallerie e tunnel di collegamento scavati negli anni della paura della guerra nucleare: vediamo insieme l’incredibile storia di una città sotterranea sconosciuta ai più

Pechino città di sotto tunnel
Pechino (Foto Adobe) – Ecoo.it

Che l’uomo riesca ad adattarsi ad ogni situazione è noto e che l’istinto di sopravvivenza garantisca comportamenti altrimenti impensabili anche, ma la storia e la realtà sono sempre più straordinarie e incredibili della fantasia e dell’inventiva umana. Facciamo un passo indietro. Siamo nel 1969, in piena Guerra Fredda, un periodo storico caratterizzato da forti tensioni geopolitiche tra le due grandi super potenze e i loro alleati, che si contendevano la supremazia politica mondiale. Stati Uniti e Unione Sovietica si sono confrontate per anni sul piano della lotta ideologica per l’influenza globale sui propri blocchi di riferimento.

Il livello di confronto era espresso attraverso mezzi indiretti, come la guerra psicologica , la propaganda, lo spionaggio, embarghi e persino la rivalità sulla conquista dello spazio. La bomba atomica era la principale minaccia che incombeva sulla pace nel mondo e la paura di una guerra nucleare aleggiava come uno spettro ogni qualvolta si materializzavano momenti di crisi. Uno di questi eventi di distress fu quello che intercorse tra la Cina e l’Unione Sovietica. La paura di una possibile guerra nucleare spinse l’allora presidente Mao ad ordinare ai propri cittadini di scavare cunicoli sotto la città di Pechino, per garantirsi rifugi antiatomici e la sopravvivenza.

La città di “sotto”

Pechino dunque, si sdoppia e nasconde nelle sue viscere un’intera rete di tunnel e spazi sotterranei, nati per paura della minaccia nucleare ed oggi riadattati a vere e proprie abitazioni a basso costo per una popolazione alternativa. Una incredibile città di “sotto” dove si sono via via creati alloggi, negozi e magazzini, che ha vissuto addirittura una fase di espansione con la comparsa di cinema e ristoranti. Complice anche il caroaffitti delle case in superficie per molti la scelta di vivere nei sotterranei si è rivelata strategica per la loro sopravvivenza, non più minacciata dalla bomba atomica, ma dal carovita.

Tunnel sotterraneo (Foto Pixabay) – Ecoo.it

Molti i giovani migranti provenienti dalle zone rurali, pratici e adattabili, che vivono sotto il livello stradale, in quella che è ormai diventata a tutti gli effetti una città popolata da quasi 1 milione di persone. Collocata a 18 metri sotto terra, per circa 85mila metri quadrati di estensione e progettata per ospitare circa sei milioni di cinesi, la città di “sotto” è viva e pulsante come non mai. Difficile da credere, ma il risparmio induce a vivere nel sottosuolo, umido e malsano, anche per evitare il pendolarismo, costoso e snervante. Si è così creata una sorta di mobilità verticale che implica una serie di vantaggi economici non indifferenti, a discapito però della sicurezza e della qualità della vita.

La bonifica

Bunker, accesso (Foto Pixabay) – Ecoo.it

Sino al 2010 era considerato ancora legale abitare in questi cubicoli sotterranei, ma dal 2011 vi è stato un chiaro cambio di rotta da parte delle autorità cittadine che intendono bonificare l’intera rete nel sottosuolo. La “tribù dei topi”, come viene chiamata la popolazione delle abitazioni economiche, continua a vivere in una situazione decisamente poco igienica, anche se dal 2013 in migliaia sono stati sfrattati per questioni di sicurezza pubblica. Oggi esiste anche un mercato turistico che sfrutta una parte del sistema dei tunnel come attrazione, con tanto di pubblicità della città sotto la città, chiamata Dixià Chéng.

Paola F

Nata e cresciuta a Milano, ama scrivere da sempre grazie ad una formazione classica, culminata con la laurea in comunicazione e relazioni pubbliche. La scelta di vita sostenibile la porta in terra ligure, dove cresce tre figli respirando l'aria del mare.

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