Vecchi stracci: impara dove buttarli senza commettere errori, scopri come riciclarli e come fare eventualmente per smaltirli.
È quasi arrivato il momento di fare il cambio stagione, in questi casi è possibile che vengano prodotti rifiuti tessili sapere come smaltirli è importante per il riciclo e lo smaltimento corretto. A seconda del proprio Comune e della regione, ci sono delle opzioni messe a disposizione dei cittadini, per smaltire questi oggetti in maniera ecologica e rispettosa. La raccolta differenziata dei tessuti, è costantemente in aumento. Molti Comuni hanno già introdotto cassonetti specifici per abiti e tessuti usati, lo stesso discorso vale per calzini, bucati e lenzuola vecchie. Parecchi cittadini ancora sono confusi sul dove buttare tutti questi rifiuti, per questa ragione è necessario fare chiarezza.
Come smaltire i tessuti
Gli stracci utilizzati per la pulizia o altri usi, devono essere smaltiti nel cassonetto destinato ai tessili, se non è disponibile nel proprio Comune, bisognerà gettarli nell’indifferenziata. È fondamentale verificare se nel proprio Comune esiste una raccolta differenziata per i tessuti, alcune città offrono questi servizi. Ci sono poi appositi cassonetti dove poter depositare abiti usati che non si indossano più. ma che sono ancora in buone condizioni, e che possono essere riutilizzati.
Sempre a discrezione del Comune, possono essere messi a disposizione dei cittadini dei cassonetti per la raccolta indifferenziata, oppure può essere richiesto ai residenti, di recarsi in specifiche isole ecologiche, consulta qui quelle della Capitale. Non tutti i tessuti possono essere gettati nella raccolta differenziata. È il caso ad esempio degli stracci imbevuti di grasso e contaminati da sostanze chimiche, in questo caso andranno smaltiti nella raccolta indifferenziata.
Vecchi tessuti, le alternative alla raccolta differenziata
Oltre a gettare via i vecchi vestiti e i panni, ci sono anche diverse opzioni da prendere in considerazione, come ad esempio il riciclo creativo. Alcuni stracci vecchi, possono essere riutilizzati in progetti fai-da-te come materiale per le pulizie domestiche. Se si hanno dei bambini, tutto diventa un gioco e potrebbero usare i vecchi tessuti per disegnarli o per giocare con loro. Con i vecchi vestiti, è possibile creare degli spaventapasseri.
Ci sono dunque diverse opzioni, bisogna tenere a mente che dal 1 gennaio 2025, la raccolta differenziata degli abiti usati, diventerà obbligatoria in tutta Italia. Proprio per questo motivo è fondamentale iniziare ad essere preparati sull’argomento, ed essere a conoscenza delle diverse normative locali, per assicurarsi di aderire alle regole vigenti e di non commettere errori.