Un disastro aereo causato da problemi meccanici ed errore di progettazione. Purtroppo il caso del Volo United Airlines non è stato il primo né l’ultimo.
Ogni volta che accade un incidente aereo, a prescindere dalla gravità, l’opinione pubblica reclama immediatamente la verità sugli eventi che hanno portato al disastro. L’incidente del volo United Airlines 811 ha modificato ulteriormente alcuni parametri di sicurezza sul Boeing 747. Nello specifico per ciò che riguarda il portellone di stiva. Per evitare depressurizzazioni non desiderate l’apertura doveva essere progettata verso l’interno. Ed invece è stata invertita e progettata verso l’interno. Inoltre è stato sostituito il sistema di bloccaggio per il portellone con uno più efficiente.
Nonostante l’incidente, il velivolo tornò a volare dopo poco. L’anno successivo, a seguito delle riparazioni e delle migliorie effettuate, rientrò in servizio, dove vi rimase fino al 2004, per essere smantellato definitivamente nel 2004. Quindici anni dopo l’incidente che costò la vita a nove persone.
Il volo United Airlines 811 era diretto a Sidney, in Australia, con partenza da Los Angeles, California. Il tragitto prevedeva degli scali intermedi nelle Hawaii ed in Nuova Zelanda. Era il 24 febbraio 1989. L’aereo effettuò la prima tratta, da Los Angeles ad Honolulu, senza problemi. Dopodiché alle 1:52 ora locale partì dall’aeroporto hawaiano. Durante il decollo i piloti deviarono leggermente la rotta per evitare un temporale.
Per precauzione il capitano decise di far tenere allacciate le cinture ai passeggeri anche dopo che la fase di decollo fu terminata. Giunto ad un altezza compresa tra i 22mila ed i 23mila piedi, l’aereo produsse un rumore stridente molto forte. Poi un tonfo che fece tremare il velivolo. Erano i segnali che il portellone della stiva si era aperto, ed in seguito distaccato dall’aereo. Il pavimento della cabina iniziò a cedere a causa della decompressione, e 10 sedili furono risucchiati verso il basso provocando la morte di nove persone. Anche un’assistente di volo ha rischiato di perdere la vita, risucchiata verso l’esterno. Ma fu salvata da altri passeggeri. A quel punto il comandante tentò in tutti i modi di tornare indietro ed atterrare nuovamente all’aeroporto di Honolulu. I motori si spensero in volo e subentrarono altri problemi tecnici. Nonostante ciò l’aereo riuscì ad atterrare senza altre vittime.
Gli inquirenti attribuirono il disastro aereo del Volo United Airlines ad un errore di progettazione. Per avere maggiore spazio nella stiva, il portellone anteriore fu progettato per aprirsi verso l’esterno. Questo richiese un sistema di bloccaggio maggiormente efficiente. Mentre solitamente veniva montato al contrario, dato che con l’apertura verso l’interno la pressione dell’aereo contribuiva a tener bloccato il portellone. Evidentemente il sistema di bloccaggio non era sufficientemente solido. Un malfunzionamento degli interruttori di apertura li fece scattare, ed il portellone si aprì in coonseguenza alla differenza di pressione tra interno ed esterno.
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