Una voragine enorme si è aperta nel deserto di Acatama, in Cile. Sembra che le attività estrattive della zona possano essere responsabili dell’accaduto
La notizia è arrivata direttamente dai canali mediatici locali. Il fatto è accaduto in data non precisata. Tuttavia il Servizio Nazionale di Geologia e Miniere locale ha dichiarato di aver preso atto dell’incidente il 30 luglio. Quindi probabile che la data sia antecedente. La terra si è aperta, ed una voragine enorme è apparsa nel deserto di Acatama, nella regione cilena Tierra Amarilla, a circa 665 chilometri a nord della capitale Santiago. Le autorità locali si stanno occupando del caso. Tuttavia sembra che la voragine possa essere pericolosa per la cittadinanza locale, che deve essere al più presto messa al sicuro. L’enorme voragine che si è aperta è di dimensioni talmente grandi da essere preoccupanti.
In un primo momento era stata data notizia che il diemetro della voragine fosse di 25 metri. Ma presto il numero è stato raddoppiato. L’enorme buco ha un diametro di circa 50 metri, con profondità ancora non nota. Secondo l’Agenzia di stampa Reuters la grandezza sarebbe pari a sei statue del Cristo redentore con le braccia aperte messe una di fronte all’altra.
Certo, date le dimensioni non è proprio come chiudere la buca di una strada. Si sta cercando di capire in che modo è più saggio agire. Nel frattempo si cerca di comprendere le cause dell’accaduto. Non si sa esattamente come sia nata la voragine, ma il prefetto di Tierra Amarilla, Cristobal Zúñiga, racconta ai media locali che si tratta di una conseguenza delle attività estrattive incoscienti ed eccessive che si svolgono nella zona.
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Infatti nel luogo in cui appare la voragine sono attive numerose miniere di rame, principalmente rappresentate dalla società canadese Lundin Mining LUN.TO, che detiene l’80 per cento della proprietà. Il resto è controllato dalle aziende giapponesi Sumitomo Metal Mining e Sumitomo Corp. Il governo cileno ha accusato la società canadese di essere responsabile dell’accaduto. Dal canto suo, Lundin Mining risponde che prima di puntare il dito sono necessari altri studi ed approfondimenti.
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Il sindaco di Tierra Amarilla ha chiesto che gli approfondimenti sulle origini e sulle reali dimensioni della voragine vengano ultimati il prima possibile, per mettere al sicuro la popolazione locale e non esporla a rischi. Nel frattempo, in via precauzionale, le attività della miniera sono state sospese. Il presidente del Cile ha affermato che “la voragine è la punta dell’iceberg di una serie di problemi che colpiscono Tierra Amarilla. […] Questo è un modello di sviluppo che non ha giovato alla comunità e deve cambiare”. Nel frattempo ci si augura che il diametro della voragine non sia destinato ad aumentare.
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