Sotto le Canarie e in particolare sotto Tenerife si nasconde al momento una camera magmatica che è stata da poco mappata dagli scienziati che iniziano anche a fare previsioni su possibili eruzioni del vulcano Teide
I movimenti che avvengono sotto la crosta terrestre sono tra i campi di studio più affascinanti. Soprattutto perché le conseguenze di ciò che accade sotto la superficie su cui tutti i giorni mettiamo i piedi si ritrovano spesso nelle catastrofi che entrano poi nella cronaca. E anche se purtroppo non è possibile ancora prevedere i terremoti, per quello che riguarda invece i vulcani ci sono alcuni segnali che questi giganti spesso dormienti ma capaci di risvegli improvvisi di solito danno.
E tra i segnali, comunque difficili da intravedere, ci sono proprio le concentrazioni di materiale magmatico. È questa infatti una delle ipotesi portate avanti dal team di scienziati dell’Istituto di vulcanologia delle isole Canarie e dell’università di Granada costruita a partire proprio da una serie di rilevazioni che sono state fatte con gli strumenti ora a disposizione della comunità scientifica. Ma quanto è imminente il pericolo che il vulcano di Tenerife esploda?
Il team di scienziati si è occupato di esaminare una serie di immagini che hanno permesso di creare una mappa della superficie delle isole Canarie. E questa mappa ha proprio consentito di rintracciare la zona dell’isola di Tenerife in cui si starebbe concentrando il magma. Le possibilità che l’eruzione avvenga sono altissime, spiegano gli scienziati coinvolti nello studio pubblicato sul Journal of Geophysical Research. Quello che ovviamente non è possibile prevedere è quando di preciso una eruzione potrebbe o meno realizzarsi.
L’arcipelago delle isole Canarie è ovviamente stato teatro di diversi fenomeni di questo tipo nonché di una serie di terremoti. L’isola di Tenerife in particolare ha visto però l’ultima eruzione nel 1909 mentre La Palma è stata oggetto di una eruzione nel 2021. Ma anche se non è possibile la previsione esatta della prossima eruzione del vulcano Teide, questo non significa che lo studio sia solo teorico. Conoscere infatti la posizione della camera magmatica sotterranea significa avere comunque la possibilità di sapere dove andare a guardare in caso per esempio di scosse di terremoto che potrebbero essere collegate proprio ai movimenti del magma sotto la crosta.
Lo scopo quindi dello studio, oltre a quello più generale di conoscere il funzionamento del pianeta al di sotto della sottile crosta su cui abitiamo e su cui cerchiamo di mantenere le nostre civiltà, e anche quello di fornire poi alle autorità locali strumenti adeguati a interfacciarsi con la popolazione in tempo per per aiutare in una eventuale operazione di sgombero con il minimo rischio di perdita di vite umane.
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