Non ce ne rendiamo mai conto, ma quando tiriamo lo sciacquone del water, scarichiamo litri e litri di acqua: quali sono i consumi?
In tempo di crisi idrica e di atteggiamenti anti spreco, è importanze focalizzare l’attenzione su ogni piccolo gesto quotidiano. Uno dei gesti più semplici che facciamo ogni giorno, anche più volte, è quello di tirare lo sciacquone del wc. L’utilizzo dello scarico del bagno comporta un certo spreco idrico, perciò ha un impatto ambientale molto forte, nonché incide anche sul costo delle bollette.
Certo, non si può pensare di non scaricare mai il water, per ovvi motivi, ma è importante conoscere i consumi dell’intera casa. Così come è essenziale conoscere i consumi dell’energia elettrica o del gas, è essenziale anche sapere quanta acqua si consuma. Per prima cosa, l’uso dello sciacquone rientra nelle spese di acqua potabile.
Quando incide l’utilizzo dello sciacquone del water sui consumi di acqua
Se lo sciacquone rientra nelle spese dell’acqua potabile, significa che ogni volta che scarichiamo, noi gettiamo via acqua pulita. Si tratta di uno spreco enorme. Secondo i dati forniti da ISTAT, l’acqua potabile in Italia è uno degli sprechi maggiori, e ciò incide fortemente sui costi delle bollette, affliggendo migliaia di famiglie.
Il consumo medio annuale dei cittadini italiani è di quasi 90 metri cubi per persona, ossia l’equivalente di 245 litri per cittadino. Di questi litri di acqua impiegati, solo una piccola parte è destinata al consumo e alla cucina, la parte restante, che è la maggiore, è utilizzata in bagno, per la doccia, per il lavaggio quotidiano e per lo scarico del water.
L’acqua consumata tirando lo sciacquone incide per il 30% sul consumo totale impiegato per la casa. Ogni volta che si tira lo sciacquone, sprechiamo oltre 10 litri di acqua, in certi casi addirittura 15 litri. Occorre far caso alla pressione dell’acqua e alla quantità rigettata per lo scarico, in modo tale da ridurre i consumi, riducendo l’impatto sull’ambiente e i costi in bolletta. Come fare?
Come risparmiare sul consumo di acqua in bagno
Ad esempio, la cassetta dello scarico, che rappresenta l’installazione tradizionale, molto diffusa nei bagni più vecchi, non è regolabile. Questa consuma tra i 10 e i 15 litri per ogni scarico. Poi c’è la cassetta dello scarico sospesa, ossia non posizionata al lato del wc, ma in alto, che sfrutta la posizione elevata per aumentare la pressione. Questa, in media consuma 9 litri di acqua.
Ancora più recente è l’installazione del doppio pulsane, che offre la possibilità di scaricare completamente la cassette, quindi sprecando 8/9 litri, o di poter scaricare in modo parziale, nel caso della sola pipì, comportando uno spreco di “soli” 3 litri. Sicuramente, si tratta del modello migliore e di quello più moderno, arrivato in Italia molto più tardi rispetto agli altri paesi.
Tuttavia, è importante ridurre gli sprechi idrici, non solo facendo installare il doppio pulsante, ma, volendo, anche non scaricando troppe volte. Ad esempio, si potrebbe scaricare ogni due o tre pipì. A un’idea del genere, molti cittadini potrebbero storcere il naso, ma agendo in questo modo si riesce a risparmiare anche il 60% dell’acqua.