La soglia di 1,5 gradi al di sopra della temperatura registrata nel 1900 verrà oltrepassata frequentemente nei prossimi anni. Gli studiosi lo confermano
Gli accordi di Parigi del 2015 sembrano lontani, nel tempo e negli obiettivi. In quella circostanza, gli Stati membri si sono impegnati a implementare strategie per contenere le emissioni, e di conseguenza l’effetto serra ed il surriscaldamento globale. Era stata stabilita ad 1,5 gradi la temperatura massima di crescita rispetto alle rilevazioni del 1900, anno in cui sono iniziati i monitoraggi. Purtroppo nel 2015 le indicazioni erano troppo vaghe per essere trasformate in strategie precise. Proprio per questo negli ultimi otto anni i picchi di caldo, e di siccità, hanno toccato livelli mai osservati in precedenza.
Il surriscaldamento climatico non è pericoloso solo per il caldo eccessivo, ma anche per le conseguenze che ne derivano. Inquinamento chiama inquinamento. E con le alte temperature, ogni anno crescono anche i roghi e le aree soggette a siccità massiccia. Con la conseguenza che le emissioni sono ancora maggiori e diminuiscono al contempo le aree verdi, le uniche che possano contrastare i fenomeni drammatici.
Negli ultimi anni le direttive europee in campo di tutela ambientale hanno prodotto diversi aggiornamenti, ognuno dei quali stabilisce dei differenti obiettivi da perseguire. Il più contestato, oggetto della cronaca di questi giorni, è la riduzione del parco auto circolante e delle emissioni provenienti dal settore industriale. La Padania, insieme all’Emilia Romagna, presenterà a Bruxelles un documento alternativo. Il timore è che le direttive riducano il potenziale del settore industriale e dei trasporti.
L’organizzazione meteorologica mondiale, il cui acronimo è Wmo, ha stabilito che la temperatura di 1,5 gradi al di sopra della soglia critica molto probabilmente verrà superata numerose volte. Con la conseguenza che il caldo sarà sempre maggiore ed anche i fenomeni negativi ad esso correlati. Dunque a quanto pare gli Accordi di Parigi verranno facilmente traditi. Con una possibilità pari al 66% tra il 2023 ed il 2027. La buona notizia è che non saranno fenomeni stabili, ma occasionali. Dunque se si verificherà l’aumento della temperatura al di sopra della soglia critica un anno, non è detto che anche il successivo si replicherà l’episodio.
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