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Alimentazione

World Pasta Day: scegli la qualità migliore e la più sicura

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Si festeggia il 25 ottobre il World Pasta Day: tutti i segreti su questo prodotto tipicamente italiano, conosci la qualità migliore e sicura.

World Pasta Day
World Pasta Day (Ecoo.it)

Nel corso del World Pasta Congress del 25 ottobre 1995 a Roma, per la prima volta i pastai di tutto il mondo si riunirono nella ferma volontà di dare a questo prodotto la giusta vetrina che meritava. Passarono tre anni e dal 1998 si iniziò a celebrare la Giornata Mondiale della Pasta. Si tratta di un evento che dà il giusto riconoscimento a questo prodotto tipicamente italiano.

Per tale ragione, in ogni parte del globo, non solo pastai e appassionati, ma chiunque abbia a cuore la bontà di questo prodotto, si riuniscono e danno vita a iniziative per celebrare la pasta in tutte le sue sfaccettature.

World Pasta Day 2023: quante tonnellate se ne consumano ogni anno

Quanta pasta consumiamo all’anno (Ecoo.it)

Celebrare questo prodotto significa anche sottolinearne non solo la bontà, ma anche l’importanza da un punto di vista sia gastronomico che agroalimentare. I dati ci dicono che in un quarto di secolo la produzione di pasta in tutto il mondo è aumentata e oggi raggiunge i 17 milioni di tonnellate.

Al primo posto, neanche a dirlo, c’è l’Italia: ogni singolo abitante del nostro Paese consuma infatti 23 kg di pasta all’anno, per un totale di 3,6 milioni di tonnellate complessivamente consumati nel 2022. La tendenza per quest’anno è che i consumi possano aumentare, proprio a testimonianza dell’importanza di questo alimento pregiato per i nostri palati e la nostra cucina.

La pasta è l’alimento privilegiato nel nostro Paese e non solo per una serie di ragioni, ma due sono quelle fondamentali, come sottolineato anche da chi nel settore agroalimentare ha una certa esperienza. Questo alimento infatti è altamente nutritivo dal punto di vista calorico e soprattutto – nonostante gli aumenti della materia prima – costa ancora poco.

Quale futuro per il mercato della pasta

Quale futuro per il mercato della pasta (Ecoo.it)

In occasione del World Pasta Day, che non va confuso col Carbonara Day, celebrato in un altro momento dell’anno e che si limita a una sola tipologia di piatto a base di pasta, i pastai di Unione Italiana Food hanno rilanciato sulle tendenze che riguardano il futuro di questo alimento: i processi di trasformazione in atto, questo appare certo, si adatteranno alle esigenze dei consumatori moderni.

La pasta inoltre si adatterà a diverse esigenze dietetiche, sapendo coniugare alla perfezione la tradizione del piatto con l’innovazione della cucina contemporanea. Sperimenteremo insomma nuovi sapori e ingredienti provenienti da tutto il mondo, ma restando fedeli alla tradizione anche nella preparazione della pasta.

Ancora, la pasta sarà sempre più presente nelle diete quotidiane, non solo nell’alimentazione delle persone comuni, ma anche ad esempio in quella degli sportivi. Non solo: sarà alimento consumato non soltanto a pranzo e cena, farà parte dei nostri spuntini sia più leggeri che da consumare nel corso del pomeriggio. Infine, l’ecosostenibilità del packaging e cotture più veloci faranno bene all’ambiente.

Ma qual è la qualità migliore e sicura di pasta sul mercato italiano?

Oggi però molti vorranno sapere come scegliere la migliore qualità di pasta, magari riuscendo anche a risparmiare sul conto della spesa settimanale: a tal proposito, Altroconsumo ha condotto un test per determinare la migliore pasta in Italia, valutando diversi parametri. Questi sono la presenza di grano tenero, il contenuto di proteine e fibre, e la presenza di impurità.

Successivamente, la pasta è stata portata in cucina e ne sono stati valutati l’aspetto crudo e il risultato dopo la cottura, vale a dire la sua tenuta, la collosità e l’assorbimento del sugo. La pasta utilizzata sono state le classiche penne di 25 marchi diversi e gli indicatori di un buon risultato sono stati un colore giallo intenso e il rumore secco quando viene spezzata.

Inoltre, indicatori di impurità come punti neri oppure punti bianchi, segno delle parti farinose della semola, hanno abbassato il punteggio delle paste valutate. Il test ha premiato la pasta di Libera Terra, prodotto con grano biologico del Sud Italia, seguita dalla linea Equilibrio di Esselunga e dalla pasta di Sgambaro, noto pastificio veneto. Il test ha rilevato inoltre che la pasta Esselunga è la migliore nel rapporto qualità – prezzo.

Chi produce la pasta di Libera Terra e da dove arriva il grano

La pasta di Libera Terra costa infatti praticamente il doppio di quella della linea Equilibrio di Esselunga, che è sicuramente più commerciale, ma una considerazione da questo punto di vista merita di essere fatta. I prodotti Libera Terra nascono all’interno di un circuito che è quello di Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti a metà anni Novanta e che si occupa di creare una società civile “libera” dalle mafie.

Nello specifico, Libera Terra si conforma come un network di nove cooperative sociali e un consorzio, tutti senza scopo di lucro e tutti operanti nel Sud Italia, che si occupano di gestire terreni e strutture confiscati alle mafie, dando poi vita a prodotti che portano il marchio del network stesso.

La pasta prodotta da Libera Terra è fatta con grano duro biologico coltivato in rotazione con altre piante, senza l’uso di sostanze chimiche. La semina avviene in autunno e la mietitura a inizio estate, quindi la materia prima viene molita a freddo e la pasta è essiccata successivamente a basse temperature. La produzione è gestita dalle cooperative di Libera Terra, ma sposano la causa agricoltori del Sud Italia che ne condividono i principi.

Gabriele Mastroleo

Da sempre attento alle tematiche ambientali, collaboro con organizzazioni e associazioni del terzo settore che si occupano sia di questo tema, che di altre importanti tematiche sociali. La mia unica esperienza di politica rappresentativa è stata la candidatura a consigliere comunale con un partito ambientalista.

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