Yellowstone, scoperta clamorosa: nuovi microrganismi che producono metano

Gli scienziati hanno fatto una clamorosa scoperta all’interno del Parco di Yellowstone, negli Stati Uniti: trovati microorganismi produttori di metano.

Parco di Yellowstone USA
Parco di Yellowstone USA (Ecoo.it)

Nell’immenso Parco di Yellowstone, il più antico parco naturale al mondo, gli scienziati hanno fatto una clamorosa scoperta: trovati dei microorganismi in grado di produrre metano. In particolare, sono stati scoperti due gruppi di microorganismi, che vivono nelle calde acque del Parco Nazionale di Yellowstone. I microorganismi presentano un DNA unico, già noto da tempo.

Recentemente, però, i ricercatori hanno analizzato con attenzione il loro DNA, scoprendo ulteriori informazioni, come ad esempio la produzione di metano, propri come le mucche. Fino ad oggi, si conoscevano solo gli organismi unicellulari Euryachaeota, come responsabili del rilascio di metano nell’ambiente. Ora, oltre a questi, sono stati scoperti due nuovi gruppi di microrganismi che vivono nelle sorgenti calde del parco.

Scoperti due nuovi gruppi di microorganismi a Yellowstone in grado di produrre metano

Una cascata nel parco di Yellowstone
Una cascata nel parco di Yellowstone (Ecoo.it)

Individuati i geni per la produzione dell’enzima metil-coensima M reduttasi (MCR) nelle acque calde del Parco Nazionale di Yellowstone. Il professor Roland Hatzenpichler, docente alla Montana State University, ha rivelato che, fino ad oggi, si conosceva soltanto il DNA di questi microorganismi. Questi microorganismi prosperano in ambienti caldi.

Prelevando dei campioni di acqua nei bacini idrici del parco naturale, gli scienziati hanno scoperto due nuovi gruppi di organismi, chiamati Methanomethylicia e Methanodesulfokora, entrambi producono metano, proprio come gli organismi Euryachaeota. Abbassare temperatura del Pianeta: un aiuto può arrivare dal metano, come?.

Microorganismi produttori di metano scoperti anche in altri ambienti

Ma non finisce qui, perché un altro team di ricercatori, provenienti dai Paesi Bassi e dalla Cina, ha scoperto il Methanomethylicia anche in altri ambienti. Questi microorganismi sono presenti anche nelle centrali per trattamento delle acque reflue e nei campi petroliferi. Liquame del bestiame può non convertirsi più in metano: tutto grazie ad un concime.

Insomma, questi microrganismo sono molto diffusi e contribuiscono alle emissioni di metano nell’atmosfera. I due nuovi gruppi scoperti potrebbero essere antichissimi, e potrebbero fornire preziose informazioni sulle prime forme di vita sulla Terra. Emirati Arabi, COP28 e il “problema” delle emissioni di metano non dichiarate.

Inoltre, potrebbero offrire uno spunto per indagare su altre forme di vita su altri pianeti dello Spazio. Pubblicato su Nature, il nuovo studio sui microrganismi ha attirato l’attenzione della comunità scientifica. Si tratta di un passo in avanti nella comprensione dell’evoluzione biologica e dell’importanza dei microorganismi nel ciclo del metano. Metano: solo poco più del 10% è regolamentato.

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