Non bisogna mai sottovalutare le zanzare tigre. Il morso di queste può essere molto pericoloso. Ecco il motivo e i rischi
Le zanzare riflettono uno dei lati negativi dell’estate. Queste con il ronzio disturbano le nostre giornate, lasciando, a riprova del loro passaggio, delle antipatiche e fastidiose bolle. Ma come se non bastasse c’è una razza che è ancora più odiata: quella tigre. L’Aedes albpictus, il nome ufficiale, appartiene alla specie delle Culicidae ed è tipica delle zone tropicali.
A differenza della nostra autoctona, questa è caratterizzata da bande trasversali bianche presenti sull’addome e sulle zampe. Mentre sul retro compare una lunga striscia bianca. Questa zanzara, lunga dai 2 ai 10 mm, è molto aggressiva. E attacca a l’uomo a tutte le ore e, grazie alla sua rapidità è difficile da tenere lontana. Ma è questa è da temere perché trasmette molti virus pericolosi.
Zanzare tigre, ecco perché sono pericolosi
Le zanzare tigre è tipica delle zone tropicali e subtropicali, ovvero zone ad altissimo tasso di umidità e sono arrivate in Europa e negli Stati Uniti tramite cargo commerciali e si sono adattati al clima continentale. Queste si annidano in ogni luogo umido come secchi e ciotole d’acqua, come i sottovasi. Le uova sono molto resistenti tanto da sopravvivere anche a 6 mesi nei periodi di siccità.
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A pungere sono gli esemplari femmine e pungono, nel corso della loro breve vive (3 – 4 settimane), più volte. Il morso delle zanzare tigre è molto più fastidioso perché provoca arrossamento, gonfiore, prurito intenso e anche dolore. Quest’ultimo molto pericoloso soprattutto per i soggetti allergici che possono sviluppare febbre alta, mal di testa, tachicardia, difficoltà respiratoria e calo della pressione. Ma c’è dell’altro.
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Infatti oltre ai soliti problemi le zanzare tigre possono trasmettere alcuni virus potenzialmente letali come febbre gialla, dengue, chikungunya e zika. Ecco i sintomi per riconoscerli in tempo:
FEBBRE GIALLA – Questa si manifesta con una febbre insieme con i brividi, mal di testa, mal di schiena, bradicardia, nausea e iperemia. A questi poi si aggiungono ittero, acidosi, oliguria, emorragie e proteinuria. Non bisogna dimenticare che nel 2008 questa malattia ha colpito 200 persone in Emilia Romagna.
ENCEFALITE DI LA CROSSE – Una malattia che provoca nausea, vomito, mal di testa e nei casi più gravi epilessia, attacchi di panico, coma e paralisi.
VIRUS DENGUE – Si tratta di un’influenza molto forte alla quale si aggiungono eruzioni cutanee e dolori attorno agli occhi.
VIRUS ZIKA – Una febbre molto simile alla precedente sia per sintomi che per pericolosità.