Con l’arrivo del caldo, anche le temute e non tanto amate zanzare. La zanzara tigre a tra quelle che mettono più paura a causa della loro pericolosità. Infatti possono fare da vettore per molte malattie e anche una sola loro semplice puntura può far stare male.
Originarie dell’Asia Subtropicale e Tropicale, sono giunte anche in Italia, arrivando a rappresentare un problema ambientale e sanitario nelle regioni di Sicilia e Sardegna. Riconoscerle perciò è davvero molto importante.
Zanzara tigre: bisogna prestare attenzione
La zanzara tigre, prende il suo nome dalla caratteristica che presenta delle striature di colore bianco, sul copro nero. Originarie del Sud-Est Asiatico, zona Tropicale e Subtropicale, sono arrivate anche in Italia, creando non pochi problemi.
Sono insetti molto aggressivi e una loro puntura, o morso, può davvero fare male. La loro lunghezza può variare dai 2 ai 10 millimetri, dipendendo dall’alimentazione e dalla popolazione larvale. Hanno 6 zampe e un paio di ali, che sono circa di 3 millimetri di lunghezza.
Le femmine sono più grandi dei maschi, anche se sono molto simili fisicamente. Nei maschi le antenne sono piumate e hanno recettori che gli permettono di individuare le femmine. Preferiscono zone fresche, lontano dal caldo asfissiante del periodo nel quale sono più presenti. Depongono le uova in posti dove c’è acqua stagnante e prediligono le ore notturne.
Queste zanzare sono un vettore di malattie, ovvero trasmettono agenti patogeni all’uomo. Possono diffondere il virus della febbre gialla, l’encefalite di La Crosse, il parassita della filari e molte altre malattie.
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Il loro morso è davvero doloroso e può provocare complicazioni. I sintomi sono irritazione, gonfiore, prurito e arrossamento. Se si è sensibili alle loro punture, si può incombere in una seria reazione allergica.
A pungere è l’esemplare femmina, che prende il sangue come cibo per le uova. Nell’atto di pungere è molto rapida e per questo è anche molto complicato catturarle. Inoltre, se possono, tendono a mordere più volte lo stesso soggetto.
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Il periodo nel quale si deve prestare maggiormente attenzione è molto ampio, infatti sono attive da marzo fino ai primi giorni di dicembre, con maggiore intensità ad agosto e settembre. Possono percorrere lunghe distanze, spostandosi così senza alcun tipo di problema.
Possono essere molto pericolose, i loro morsi davvero dolorosi e potenzialmente fonte di trasmissione di gravi malattie. Fare attenzione è di vitale importanza e nel caso in cui i sintomi siano intollerabili o fuori dalla norma, contattare il medico sarà la soluzione migliore.