Le zanzare tornano a seminare terrore in Italia. Una seconda persona, a seguito di una puntura è stata ricoverata in ospedale
Grazie alla sua bellissima natura, il mare cristallino e ai tanti locali la Sardegna è una delle località con il maggior turismo estivo. A frequentare l’Isola, tantissimi vip, italiani provenienti da tutta Italia e moltissimi stranieri pronti a godersi i tantissimi confort e offerte che la regione ha. Ma oltre alle tante persone che popolano la Sardegna in estate, è tornata anche la paura.
A disseminare il terrore sono state le zanzare che hanno portato all’allerta massima a seguito della puntura di un 72enne di Massama, ricoverato in ospedale in condizioni gravissime: è il primo caso del 2022 accertato di Febbre del Nilo in Sardegna. Ma oltre a lui c’è un caso sospetto a Ogliastra, dove un turista padovano ha manifestato tutti i sintomi compatibili con il virus del West Nile disease (wnd).
Febbre del Nilo, il piano della Sardegna
Dopo la notizia del secondo possibile contagio sull’Isola, venerdì sera l’unità di crisi regionale per la Febbre del Nilo si è riunita per definire un pianto di contrasto. A seguito del meeting, su tutta la regione sono stato raddoppiate le trappole entomologiche – 75 in totale – che però al momento non hanno rilevato nulla. Nessuno segnale nemmeno dalla sorveglianza attiva a seguito dell’abbattimento delle cornacchie.
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Secondo il coordinatore dell’unità di crisi West Nile disease e responsabile regionale del Servizio veterinario pubblico e sicurezza alimentare Antonio Montisci ora bisogna assolutamente potenziare la sorveglianza passiva. Ovvero i controlli effettuali sui volatili ritrovati morti. E affinché ciò avvenga Montisci ha sottolineato come l’unità di crisi abbia richiesto un potenziamento “chiedendo la collaborazione di Forestas, Forestale, barracelli e anche dei cittadini”. E’ sono proprio i volatili che, dopo essere punti dalle zanzare a contagiare la con la febbre del Nilo le zanzare.
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Ma perché ci si concentra nella provincia di Oristano? Il motivo principale è la presenza di zone umide ideali per le zanzare. Si tratta poi della stessa zona in cui, nel 2011, ci sono stati moltissimi casi di Wnd e anche tre morti. La lotta contro le zanzare è poi sempre proseguita con prevenzione e sorveglianza. E nonostante altri contagi in persone e animali, la situazione sembrava essere sotto controllo.