L’ondata di caldo e di umidità porta alcuni svantaggi, a parte le insopportabili temperature alte. Il proliferare di parassiti e sanguisughe, come le zanzare
È superficiale qualunque commento. Le zanzare ancora non se ne sono andate. Il caldo non è terminato. E nemmeno l’umidità. Infatti questi parassiti sanguisughe proliferano nelle zone calde ed umide, dove trovano il proprio habitat ideale. Al contrario, quando la temperatura inizia ad abbassarsi, le zanzare spariscono e muoiono. Con tutto il dispiacere possibile per la morte delle zanzare, non sono esattamente compatibili con l’essere umano. In Europa provocano principalmente gonfiori della pelle purulenti, ma non dannosi, ad eccezione di chi ne è allergico. Al contrario, in Asia ed in Africa, le zanzare sono portatrici di una malattia, la malaria, che in alcuni casi può essere particolarmente grave e può condurre fino alla morte.
Specialmente nei luoghi dove la possibilità di accedere alle cure è molto scarsa. Nella maggior parte dei casi, però, la malaria provoca eccessi di febbre ripetuti nel tempo. Le febbri malariche comportano temperature molto alte ed in alcuni casi anche convulsioni. Anche per questo le zanzare sono piuttosto invise.
Complice il cambiamento di temperatura generale, anche la stagione della fine delle zanzare è ritardata. In precedenza già a metà ottobre erano un ricordo fastidioso che si poteva riproporre solamente l’anno successivo. A meno che di un viaggio. Invece quest’anno gli esperti dicono che le zanzare dimarranno probabilmente fino a dicembre. Il professore Pierfilippo Cerretti dell’Università La Sapienza di Roma, in un’intervista rilasciata alla testata La Repubblica, afferma che le condizioni metereologiche che si stanno verificando a Roma, tra caldo e piogge molto forti, stanno favorendo la proliferazione delle zanzare. Almeno fino a che la temperatura non diventerà bruscamente rigida, ed alcune zanzare moriranno, ed altre andranno in letargo.
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Gli esperti ipotizzano che si potrebbe dover convivere con le zanzare anche durante i mesi invernali, fino a Natale e oltre. Colpa di un’estate caldissima, di un autunno anomalo con temperature fino a 4°C sopra la media stagionale, e infine di un inverno in cui si alterneranno giornate molto fredde ad altre con temperature superiori ai 20°C.
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Il problema, è che con il crescere delle temperature, anche il prossimo inverno potrebbe essere a singihiozzi, costringendo le zanzare a svegliarsi numerose volte durante il letargo per andare a mangiare. E questo altera gli equilibri dell’inseto fino a sfinirlo. Di conseguenza l’attività estiva potrebbe non essere così efficace, e si rischia di mettere a repentaglio la vita stessa dei piccoli insetti sanguisughe.
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