La primavera inizia ad essere la stagione preferita delle zecche. Sono sanguisughe che a differenza di altri insetti, come le pulci o le zanzare, dopo la puntura non vanno via alla ricerca di un’altra preda, ma si attaccano al corpo del cane una volta trovato un ambiente confortevole. E le temperature del corpo dell’animale, specialmente nelle zone con maggiore presenza di pelo, sono predilette dalle zecche, dove possono infilarsi e nascondersi. Il cane, rispetto al gatto, passando maggior tempo fuori casa e rotolandosi nei prati, è più soggetto alle zecche.
Si può iniziare a notare la presenza di zecche sul cane se l’animale si gratta in aniera anomala, specialmente se lo fa sempre nella stessa zona. I veterinari consigliano di ispezionare il cane frequentemente dopo le passeggiate. Le zecche possono essere dannose per il cane, ma anche per l’uomo. Possono portare numerose malattie infettive, sia all’animale domestico che all’uomo. La loro rimozione non è semplice, ma si può tentare anche in autonomia.
La risposta è che il passaggio delle zecche da cane a uomo non è frequente ma possibile, ed è un’eventualità che si deve allontanare. Esistono collari specifici per cani per allontanare zecche e pulci, ma non sempre sono sufficienti. L’ispezione accurata è la miglior prevenzione. La zecca che permane sulla pelle del cane succhia il sangue dell’animale, ed è difficile che tenti di staccarsi e cercare un altro ospite. Ciononostante, è consigliabile igienizzare frequentemente le zone in cui il cane abita l’appartamento, compresa la cuccia. La sporcizia aumenta la possibilità del contagio.
Nel caso in cui ci si accorga del parassita, si può portare il cane dal veterinario o tentare la rimozione da sé. Se si decide si fare il tentativo autonomamente, è bene non avere fretta. Una rimozione errata e parziale può portare ad infezioni peggiori. E’ consigliabile utilizzare una pinzetta, ben sterilizzata, e dopo aver afferrato la zecca effettuare un movimento rotatorio per estrarne il corpo interamente. Il movimento è simile a quello che si fa quando si svita una vite.
Leggi anche: Zecche, attenzione in questo posto: rischio puntura
Leggi anche: Paura zecche in Italia: quali malattie trasmettono
I sintomi sull’uomo della puntura della zecca possono apparire anche dopo diverse ore. Generalmente sono prurito forte ed arrossamento della zona interessata. Nei casi più acuti si può verificare febbre ed ingrossamento dei linfonodi. In quel caso è consigliabile chiedere ausilio medico. Per scongiurare il pericolo di questi parassiti portatori di infezioni è bene ispezionare attentamente il pelo del cane. La zecca è piuttosto visibile.
Marco Piuri, Direttore Generale di FNM e Amministratore Delegato di Trenord, evidenzia l'importanza di ripensare…
Produzione della birra, come funziona e come mai gli scarti non vanno gettati via, scopri…
Sorge nella Capitale di uno dei Paesi più ipnotici al mondo il primo grattacielo completamente…