Le zecche dominano il Bel Paese: i rischi per gli italiani non sono da prendere sotto gamba. Scopriamo le zone dove più insidiose dove questi parassiti si concentrano.
L’amata estate è finalmente arrivata e in tanti ne sono davvero felici. D’altronde questa è la stagione del cuore di moltissimi: magari anche per te questo è il momento dell’anno che preferisci in assoluto che ami per il bel tempo e le vacanze.
Che tu sia un appassionato di mare, oppure di montagna, anche se adori l’estate sicuramente non ne apprezzerai alcuni aspetti. Tra questi i peggiori sono il caldo torrido, che potrebbe raggiungere picchi storici in questa estate 2023, e il proliferare di ospiti indesiderati come zanzare e zecche.
Quest’anno questi nemici rappresentano una minaccia e in modo ancora più consistente. Il motivo è da ricercare nei cambiamenti climatici. Dopo un inverno con piogge scarsissime, si è passati a una fine di primavera dominata dalle perturbazioni per poi passare alle temperature in rialzo. Il risultato? Un clima perfetto per il proliferare di zanzare e zecche che mettono in pericolo la nostra salute non solo per i loro attacchi, ma anche per il fatto che sono portatrici di malattie e anche gravi. Patologie che in realtà in Italia non sarebbero presenti, ma per colpa di questi insetti fanno capolinea nel Bel Paese.
Per lo Stivale l’invasione delle zecche non è tutta uguale. Ci sono, infatti, delle zone più colpite rispetto ad altre. Scopriamo di cosa si tratta.
Zecche, cosa sapere assolutamente sui parassiti più temuti
Prima di entrare nel vivo su quali siano le zone dell’Italia più colpite dalle zecche, è importante approfondire le caratteristiche di questi insetti tanto temuti (qui trovi un approfondimento). Per combattere il nemico, infatti, bisogna conoscerlo al meglio.
Le zecche fanno parte degli acari, come i ragni: sono contraddistinte da un corpo ovale e da otto zampe. Dalla colorazione tra il grigio e il marrone, si gonfiano quando succhiano il sangue.
Pur essendo all’apparenza un esserino dalle piccole dimensioni, un attacco di zecca ci mette in grande pericolo. Soprattutto per il fatto che questi insetti sono portatori di batteri che possono far insorgere pesanti patologie come la malattia di Lyme, la babesiosi, l’anaplasmosi e la febbre q, tutte molto pericolose con sintomi allarmanti come febbre, sfoghi cutanei e forti dolori.
Gli ambienti in cui questo parassita ama vivere sono i boschi, le campagne, i giardini, ma anche i centri urbani. Il caldo è il clima adorato da questo insetto che rappresenta, infatti, una minaccia soprattutto durante i mesi estivi. Per quanto riguarda le parti del corpo che colpisce di più sono quelle dove si concentra più umidità come ascelle, capelli, inguine e il collo.
Se ci si ritrova a essere morsi da questo parassita non bisogna prendere sotto gamba la cosa e correre ai ripari, rimuovendo l’insetto il prima possibile dotandosi di una pinzetta (qui trovi una guida passo passo su cosa fare).
In tutto questo è davvero importante la prevenzione: per esempio se si fa una camminata in mezzo al verde è meglio indossare pantaloni e magliette a maniche lunghe per scongiurare la puntura della zecca che dall’erba potrebbe attaccarci.
Zecche: le zone dove proliferano in Italia
Con l’ondata di caldo africano arrivata in questo giugno, scatta l’allarme zecche in Italia. Tutto il territorio è preso d’assalto dai parassiti, ma ci sono delle zone che sono più colpite di altre.
In particolare sono determinati boschi a essersi ormai trasformati in un covo di zecche: quelli del Trentino Alto-Adige, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia sono colpiti da una massiccia presenza di questi parassiti. A confermare questo preoccupante scenario, è il fatto che in queste zone sono stati registrati molti casi della malattia di Lyme e di encefalite, patologie trasmesse dalle zecche.