Le zecche comportano rischi molto rilevanti per la salute, a causa delle malattie infettive che possono trasmettere. Ma è possibile individuarle a occhio nudo?
Appartenente alla classe degli aracnidi tra gli antropodi, le zecche si contraddistinguono per il loro apparato boccale. Attraverso di esso, in quanto parassiti, si “attaccano” all’ospite, attraverso quello che viene definito “morso”, per nutrirsi attraverso il sangue. Pericolose a causa delle malattie infettive che possono trasmettere, sono responsabili di alcune particolari patologie. La più famosa è certamente la malattia di Lyme, ma è correlata anche l’encefalite “trasmessa da zecche”, come da definizione.
Il loro morso può causare debolezza generalizzata e persino stati febbrili, e prevede un preciso procedimento di estrazione, dopo il quale urge disinfettare la ferita. Nella maggior parte dei casi non rappresentano un rischio grave, ma è possibile in una percentuale non ridotta riscontrare talune problematiche e sintomatologie. Per evitare che ciò accada, è necessario adottare un protocollo di sicurezza al fine di evitare la possibilità di diventare un “ospite”. A questo proposito sorge spontanea una perplessità: è possibile individuarle a occhio nudo?
Presenti nelle aree più umide della vegetazione, come boschi o piante adiacenti ad una fonte d’acqua, le zecche sono purtroppo spesso presenti anche in molti giardini a nostra insaputa. Tendenzialmente l’habitat che prediligono non supera l’altezza di un metro e mezzo, dove attendono cautamente il passaggio del loro “futuro ospite” di cui nutrirsi. Gli animali domestici sono maggiormente esposti, ma anche gli esseri umani possono essere vittima del famigerato morso di zecca. Proprio per i rischi ad esso associati, è necessario prendere le dovute precauzioni per evitarlo ed eliminare la sua presenza il prima possibile dalla cute.
Leggi anche: Zecche ‘furbe’: cosa fanno per non far sentire la puntura
A questo proposito, è importante comprendere la loro forma e dimensione per non lasciarsele sfuggire. Il corpo di questo antropode è principalmente ovale e di colore scuro. Le dimensioni sono piuttosto ridotte, più o meno contenute fra i 2 e gli 8 millimetri, quindi risulta abbastanza difficile individuarle a occhio nudo nell’ambiente circostante. Tuttavia, se attaccate all’epidermide, quando si nutrono del sangue aumenta la loro dimensione, diventando piuttosto visibili, anche sugli animali domestici. Inoltre, l’area di penetrazione della zecca, risulta solitamente arrossata e infiammata, spesso con una vera e propria ferita a circondarla.
Leggi anche: Squali in Italia, gli avvistamenti di luglio: tutte le località
Nel malaugurato caso di trovarsi nelle condizioni di riscontrare una zecca sulla propria pelle, è essenziale ridurre i tempi di azione ed estrarla velocemente per abbattere subito i rischi. Armarsi di pinzette a punte sottili è il metodo corretto per prelevarle, ma senza esercitare eccessiva pressione per scongiurare il rigurgito, con il conseguente rilascio di sostanze potenzialmente infettive. Disinfettare la ferita è necessario, come appuntare eventuali comparse di reazioni cutanee da comunicare al medico.
Marco Piuri, Direttore Generale di FNM e Amministratore Delegato di Trenord, evidenzia l'importanza di ripensare…
Produzione della birra, come funziona e come mai gli scarti non vanno gettati via, scopri…
Sorge nella Capitale di uno dei Paesi più ipnotici al mondo il primo grattacielo completamente…